Con i due quarti di finale della parte bassa del seeding, il tabellone del Masters 1000 di Miami si allinea alle semifinali, grazie ai successi di Kei Nishikori (6), che prevale in rimonta, dopo aver salvato la bellezza di cinque match point, su Gael Monfils (16), col punteggio di 4-6 6-3 7-6(3), e di Nick Kyrgios (24) che, da sfavorito, estromette 6-4 7-6(4) Milos Raonic (12). Sui campi in cemento del “Tennis Center” di Key Biscayne si entra dunque nelle fasi calde di questa trentaduesima edizione del Miami Open: l’altra semifinale, quella della parte alta, era già stata delineata ieri, e vedrà di fronte il detentore del titolo Novak Djokovic (1) e il belga David Goffin (15), al suo secondo exploit consecutivo dopo quello ottenuto a Indian Wells la scorsa settimana.
Il numero 6 del seeding si è aggiudicato l’unico precedente confronto diretto contro Gael Monfils, imponendosi anche in quell’occasione in tre set, sull’erba di Halle, nel giugno del 2014. Per il tennista originario della Guadalupa si tratta invece del primo quarto di finale raggiunto in Florida, dopo gli ottavi dello scorso anno, del 2009 e del 2005; il ventiseienne asiatico, che non ha ancora concesso un set in tutto il torneo, è per il terzo anno consecutivo tra i primi otto giocatori della manifestazione.
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Il primo parziale è un susseguirsi di errori non forzati da una parte e dall’altra: parte subito col piede giusto il transalpino, che strappa a 30 il servizio all’avversario nel primo game, per poi confermarsi nel gioco successivo. Poche le emozioni, continuano a fioccare i gratuiti: il giapponese trova a zero il contro-break nel quarto gioco, ma è immediata la risposta di Gael, che si riporta avanti nel game seguente. Fatica molto chi va al servizio: emblematico è il misero 43% di realizzazione con la prima di servizio per Kei Nishikori, percentuale che permette al ventinovenne parigino, inizialmente meno falloso, di mantenere il break di vantaggio e di portare a casa il primo set, col settimo ace della sua partita, in 39 minuti, col punteggio di 6-4. Il nipponico entra in campo con un piglio diverso nel secondo set: avanti 2-1, nel quarto game, realizza alla seconda occasione il primo e unico break del parziale, grazie al passante di rovescio lungo di Monfils. Dopo i tanti regali del primo set, “Special Kei” sembra quindi assumere il controllo della partita, non concedendo alcuna opportunità all’avversario e diminuendo notevolmente gli errori: aumenta sensibilmente, invece, il suo rendimento con la prima (83%), e pareggia i conti, aggiudicandosi per sei giochi a tre il secondo parziale, sull’ennesima accelerazione di diritto che il francese non riesce a contenere. La musica non cambia nel terzo set: il ventiseienne di Shimane sembra avere ormai preso le misure all’allievo di Mikael Tillstrom, disegnando bene il campo e insistendo continuamente sulla parte del suo rovescio, apparso oggi meno sicuro del solito; allunga dunque nel quarto game, cogliendo il break a 15. La reazione di “Sliderman” giunge nell’ottavo gioco quando, dopo avere rischiato il tutto per tutto, impatta col contro-break sul 4-4: il match e il pubblico finalmente si accendono. Nishikori però, dopo aver salvato ben cinque match point tra decimo e dodicesimo game, resiste al ritorno di fiamma della testa di serie numero 16 e prevale nettamente al tie-break per 7 punti a 3: si impone dunque col punteggio finale di 4-6 6-3 7-6(3) in due ore e trenta minuti. Per il nipponico si tratta della seconda semifinale in carriera a Miami, dopo quella raggiunta nel 2014.
I tre precedenti tra Milos Raonic, finalista la scorsa settimana in California, e Nick Kyrgios, vedevano avanti il canadese per 2-1, con l’australiano che si era però aggiudicato l’ultimo confronto diretto (in quattro set) durante lo scorso Wimbledon. Il ventenne di Canberra, che col successo di febbraio a Marsiglia è il più giovane tennista in attività ad avere vinto un titolo nel circuito maggiore, è inoltre al suo primo quarto di finale in carriera in un torneo Masters 1000.
Entrambi non hanno ancora perso un set in tutto il torneo. Raonic è molto falloso nelle fasi iniziali del match: la testa di serie numero 12 del tabellone perde immediatamente il servizio ai vantaggi nel game inaugurale, addirittura per la prima volta nell’arco di tutta la manifestazione. Pur salvando quattro chance di break in tutto il primo parziale, tre nel quarto e una nel decimo gioco, è sufficiente quest’unico break a Kyrgios per appropriarsi col punteggio di 6-4, in circa 50 minuti, del primo set. “The missile” non riesce a comandare gli scambi come suole fare abitualmente, l’australiano invece ha in mano il pallino del gioco e sembra mostrare una marcia in più: nel secondo set, a parte il secondo game, in cui è costretto a salvare l’unica palla break del parziale, il “ribelle” Nick non offre mai alcuna possibilità all’avversario, cedendo solo tre punti nei rimanenti cinque propri turni di servizio. Il venticinquenne di Podgorica appare sempre più timido e non prende mai l’iniziativa, probabilmente affaticato a causa degli sforzi delle ultime settimane. Subisce inesorabilmente i colpi dello sfidante; nel settimo gioco è lui a fronteggiare e sventare tre palle break, ma il crollo è solo rimandato: si giunge infatti ad un inevitabile tie-break, che rappresenta la sintesi del match del canadese il quale, tramite un diritto malamente affossato in rete, permette all’avversario di portarsi subito avanti di un mini-break sul 3-1. Il nativo di Canberra non trema più alla battuta: nel secondo set sono straordinarie le sue percentuali di resa al servizio, intorno all’80% sia con la prima che con la seconda. Si aggiudica dunque per sette punti a quattro il tie-break, dopo l’ennesima risposta a rete di Milos Raonic, chiudendo in un’ora e 44 minuti col punteggio di 6-4 7-6(4).
Nick Kyrgios raggiunge per la prima volta in carriera una semifinale in un Masters 1000, approda in top 20 e supera in classifica Bernard Tomic, attestandosi come nuovo numero 1 del tennis australiano. Adesso test durissimo contro Kei Nishikori, che si è aggiudicato in tre set l’unico precedente tra i due, giocato lo scorso anno al Masters 1000 di Shanghai.
Nel torneo di doppio maschile l’atto conclusivo sarà una contesa tra la coppia tutta francese formata da Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert, recenti vincitori a Indian Wells, e la coppia Raven Klaasen/Rajeev Ram: i primi si sono imposti con un periodico 6-3 sui leggendari gemelli statunitensi Bob & Mike Bryan, gli altri col netto punteggio di 6-4 6-2 sulla coppia Huey/Mirnyi.
Risultati quarti di finale parte bassa singolare maschile
K.Nishikori (Jpn) [6] def. G.Monfils (Fra) [16] 4-6 6-3 7-6(3)
N.Kyrgios (Aus) [24] def. M.Raonic (Can) [12] 6-4 7-6(4)
Semifinali singolare maschile
N.Djokovic (Srb) [1] vs D.Goffin (Bel) [15]
K.Nishikori (Jpn) [6] vs N.Kyrgios (Aus) [24]
Risultati semifinali doppio maschile
N.Mahut/P.H.Herbert [5] def. B.Bryan/M.Bryan [4] 6-3 6-3
R.Klaasen/R.Ram def. T.C.Huey/M.Mirnyi 6-4 6-2
Finale doppio maschile
N.Mahut/P.H.Herbert [5] vs R.Klaasen/R.Ram