Chi fermerà Novak Djokovic? Al momento solo Feliciano Lopez (con la stretta collaborazione della congiuntivite, che ha costretto Nole al ritiro al termine del primo set) può vantare una vittoria sul serbo quest’anno, nei quarti di finale di Dubai. Nulla da fare per un intrepido David Goffin, sconfitto col punteggio finale di 7-6(5) 6-4 nella prima semifinale del Masters 1000 di Miami che ha posto di fronte per la quarta volta il numero uno del mondo e il belga nativo di Liegi. Non sorprende il 3-0 in favore del serbo negli h2h, ma dopo i primi due match a senso unico, l’anno scorso Cincinnati ha regalato un incontro equilibrato, conclusosi al terzo set.
Djokovic ha un avvio complicato. Salva tre palle break nel primo game, è meno rapido del solito negli spostamenti e appare infastidito dal ronzio di un elicottero nel cielo di Key Biscane. Dall’altra parte Goffin sa esattamente cosa fare: pur mancando di eccezionale potenza, i suoi colpi sono ficcanti e incisivi, e dopo aver annullato due palle break nel sesto gioco, nel game successivo brekka l’avversario. La reazione di Nole non tarda ad arrivare: contro-break a 15, e un livello di gioco più alto che ad inizio partita (seppur ancora lontano dai suoi standard abituali). Accompagnati da un caldo asfissiante, i giocatori arrivano al tie-break dopo più di un’ora di battaglia. Nole allunga sul 4-2, ma il belga risale 4 pari, e quando ha sulla racchetta un facile smash da chiudere a campo aperto il set sembra pendere dalla sua parte. Invece, incredibilmente, scentra la palla, consentendo a Djokovic di rientrare nello scambio, poi chiuso dal serbo con un’elegante volèe di dritto. Una dura mazzata, che si riflette nel punto successivo perso da David con un banale errore. Nonostante un demi-volèe alla Federer per annullare il primo dei due set point, il belga capitola al secondo dopo un intensissimo scambio “alla Djokovic” che si conclude con un lob del serbo che costringe all’errore il suo avversario. Un’ora e 14 minuti giocati alla grandissima da Goffin, ma un set a zero Djokovic. Copione visto e rivisto.
Il crollo del numero 15 del mondo potrebbe apparire inevitabile, e invece fino al 3-3 continua a giocare sulla falsariga del primo set, sprecando una palla break nel quarto game. Ma il settimo gioco si conferma fatidico, e decide le sorti del parziale: Djokovic brekka a 15, e sul 5-4 serve per il match chiudendo senza difficoltà con un servizio vincente.
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In attesa di conoscere il nome del suo prossimo avversario (nella notte la seconda semifinale tra Kyrgios e Nishikori), Nole raggiunge la quarantesima finale in un Masters 1000, e andrà a caccia di un doppietta Indian Wells-Miami già riuscitagli tre volte in carriera (2011,2014,2015). Certo non potrà dirsi insoddisfatto Goffin, che conclude la tournèe americana con due semifinali (le prime a livello Masters 1000), e centra il suo best ranking. Lunedì, infatti, il belga sarà il nuovo numero 13 del mondo.