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Sul cemento dell’Atp 500 di Pechino, Fabio Fognini è stato sconfitto con il punteggio di 6-3 6-4 dallo spagnolo David Ferrer in un’ora e 18 minuti. Nessuna chance quest’oggi per Fabio che conferma le difficoltà nell’affrontare un giocatore come Ferrer perdendo l’undicesima sfida in altrettanti incontri. Ai quarti di finale Ferrer affronterà il vincente del match tra Alexander Zverev e Jack Sock.
In avvio di match la trama sembra essere chiara: Ferrer è solidissimo al servizio e i suoi turni filano via lisci, anche troppo per la qualità dei fondamentali (servizio dell’iberico e risposta di Fognini), mentre Fabio è costretto ad arrancare nei suoi game di battuta. Dopo un primo game vinto al servizio da Ferrer, Fognini incappa in due doppi falli consecutivi che portano Ferrer, nel game successivo, alle prime due palle break, annullate. Sul 40-40 Fabio commette ancora doppio errore al servizio e arriva una terza palla break per lo spagnolo. A fatica Fabio annulla ancora la palla break e chiude il game. Fino al 3-2 Ferrer il match segue ancora la trama, turni facili per Ferrer e lunghi e laboriosi quelli di Fognini (questa volta senza concedere chance di break nel quarto game). Nel sesto game, il più lungo del set, ci risiamo: altre tre palle break per Ferrer (non consecutive) ma Fabio le annulla una ad una. È una storia che non può durare e dopo un turno a zero per Ferrer, alla settima palla break Fognini torna a commettere un sanguinoso doppio fallo che stavolta gli costa il set, 5-3 e 6-3 per Ferrer.
Lo spagnolo di Javea, ma d’adozione valenciana, è il tipico giocatore che può far impazzire Fognini come dimostra in modo chiaro lo storico degli incontri tra i due contendenti: 10 vittorie a zero per Ferrer.
Solido, presente e senza mai uno scostamento di atteggiamento, Ferrer ha lasciato appena sei punti a Fognini nel primo parziale, servendo in campo il 61% di prime palle.
Sul campo intitolato alla memoria di Brad Drewett, ex tennista australiano e ex chairman dell’Atp scomparso nel 2013, la musica nel secondo (purtroppo per i colori azzurri) non cambia. Lo spagnolo ex numero 3 del mondo piazza un break in avvio di set, confermato subito dopo il cambio campo al servizio.
Nel terzo game Fognini è bravo a rimanere attaccato al suo avversario annullando una palla break poco dissimile a un match point. Il match continua a seguire l’ordine dei servizi e quel break in avvio fa tutta la differenza del mondo. Fognini non è incisivo in risposta e Ferrer continua a tenere percentuali ottime al servizio, fa 9 punti su 10 con la prima e 7 su 10 con la seconda. Sul 5-3 per l’iberico, il ligure di Arma di Taggia tiene un altro buon turno di battuta (nonostante l’ottavo doppio fallo) ma il match si gioca ormai sul servizio di Ferrer a un turno dai quarti di finale all’Atp 500 di Pechino. Ferrer è ancora chirugico: il match point vero arriva una ventina di minuti dopo quella sanguinosa palla del doppio break, ne ha tre consecutivi “Ferru” che chiude a zero il game e l’incontro per il 6-3 6-4 finale.
È il settimo quarto di finale in stagione per Ferrer in una stagione un po’ al di sotto delle aspettative che l’ha visto anche uscire, per la prima volta dopo sei anni, dalla top ten (è attualmente numero 13 del mondo).