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È stata una finale a due facce, quella giocatasi quest’oggi a Basilea, che ha visto Marin Cilic laurearsi campione dello Swiss Indoors Open. Alla fine il croato si è imposto su Kei Nishikori in due set, e ha chiuso 6/1 – 7/6 in un’ora e 38 minuti di partita.
Primo set senza storia, durato appena 25 minuti. Da una parte un Cilic di fatto perfetto, che non ha lasciato spazio al nipponico ed è stato ingiocabile al servizio (ha messo a segno 3 aces e portato a casa 10 punti su 11 quando ha messo in campo la prima, 6 su 9 con la seconda). Dall’altra un Nishikori disastroso in battuta (8 punti su 18) che si è fatto breakkare per ben due volte e che in totale ha vinto meno di un terzo dei punti giocati (solo 12 su 38).
La partita è salita di tono nel secondo parziale, complice un leggero calo del croato e un Nishikori più in palla e centrato. Va riconosciuto che, sebbene nessuno dei due abbia realmente dominato il set, Cilic è stato comunque più pericoloso, come si evince anche dal dato delle palle break guadagnate: ne ha avute ben 7, 3 nel primo game del set, 2 nel settimo e altre 2 nel nono. In ognuna di queste occasioni, a parte in un paio di casi (nel quale l’avversario ha sbagliato direttamente il colpo), Nishikori è stato abile ad aggrapparsi al servizio e a salvarsi.
Anche Cilic è stato abile a salvarsi: nel decimo game, sul suo servizio, ha dovuto annullare tre palle break (nonché set point) che stavano per consegnare il secondo parziale al giapponese; il tutto avrebbe avuto il sapore della beffa (vista l’evoluzione del match fino a quel momento).
Nel tie-break decisivo, dopo essersi ritrovato indietro di mini-break ed esser riuscito a rimontare la situazione, Nishikori si è arreso definitivamente con un doppio fallo, consegnando partita e torneo al ventottenne originario di Medjugorje.
Con la sconfitta di oggi, Nishikori ha perso la quarta finale della sua stagione: ne ha perse due a livello Master 1000 (Miami e il Master canadese, sempre contro Novak Djokovic) ed un’altra a livello Atp 500 (Barcellona, contro Rafa Nadal); per lui si tratta anche della quinta sconfitta in carriera contro il croato (in 12 scontri tra i due): la seconda dell’anno, dopo quella (avvenuta per ritiro) nel match di quarto turno a Wimbledon.
Con la vittoria di oggi Cilic arriva a quota 16 titoli in carriera (a fronte di 27 finali giocate); questa stagione, per lui, si conferma quella delle prime volte: dopo il primo Master 1000 – arrivato ad agosto a Cincinnati (finale vinta in due set contro Andy Murray) – quella di oggi è la sua prima affermazione a livello Atp 500 (fino ad oggi aveva giocato, e perso, finali a Pechino e Rotterdam).
Col titolo odierno, inoltre, mantiene vivissime le sue chances di qualificazione al Master di fine anno: tutto dipenderà dai risultati suoi, di Berdych e Thiem a Parigi Bercy.