Nella giornata che ha visto il tabellone dell’ATP 500 di Washington allinearsi ai quarti di finale, quasi tutti i favoriti del torneo hanno timbrato il cartellino. Unico a marcare visita è stato l’australiano Bernard Tomic, testa di serie numero 3, sconfitto 7-6(4) 6-3 dal croato Ivo Karlovic, reduce dal vittorioso torneo su erba in quel di Newport.
Proprio la sconfitta del talento aussie, che aveva aperto la giornata, ha visto confermare l’ottimo momento del classe ’79 di Zagabria, che ha chiuso il suo match in appena un’ora e 4 minuti sotto la solita pioggia di ace (21).
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Svolgimento molto simile ha avuto anche il match che ha visto di fronte John Isner, numero 1 del seeding, col cipriota Marcos Baghdatis. Anche in questo caso, complice una superficie estremamente rapida, ha avuto la meglio il gran servitore. Isner si è così aggiudicato un primo set molto equilibrato al tie break, per poi beneficiare di un Baghdatis arrendevole nel secondo che ha ceduto con un netto 6-2 dopo complessivi un’ora e nove minuti di partita.
Più difficoltà del previsto ha incontrato Alexander Zverev (testa di serie numero 7), l’astro nascente del tennis mondiale, che ha ceduto il secondo set al tunisino Malek Jaziri, non apparendo comunque quasi mai in dubbio la supremazia del giocatore tedesco, che alla fine si è imposto col punteggio di 6-2 5-7 6-2.
Detto ciò comunque il match del giorno è stato decisamente quello che ha visto prevalere ancora una delle teste di serie, il francese Benoit Paire (testa di serie numero 4), sul veterano lussemburghese Gilles Muller, che ha confermato ulteriormente di aver trovato una seconda giovinezza dopo gli innumerevoli infortuni che ne hanno condizionato la carriera. Dopo i primi due set appannaggio dell’uno e dell’altro giocatore senza alcuna discussione, i giocatori hanno ritrovato solidità nel servizio così da decidere il match al tie break del set decisivo, che ha visto prevalere Paire per 7 punti a 4. Punteggio finale 6-2 3-6 7-6 per il transalpino in una partita comunque dallo svolgimento estremamente veloce, chiusasi decisamente prima delle due ore di gioco.
Per il resto da segnalare le vittorie in due set di Steve Johnson sul redivivo Ryan Harrison, di Jack Sock sul brit Daniel Evans, di Gael Monfils (secondo favorito del torneo) su Borna Coric e infine di Sam Querrey sull’ucraino Dolgopolov.