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Masters 1000 Indian Wells 2019, esordio vincente per Federer: battuto Gojowczyk

Roger Federer, Australian Open 2019 - Foto Ray Giubilo

Buona la prima per Roger Federer nel Masters 1000 di Indian Wells 2019. La testa di serie numero 4 si impone su Peter Gojowczyk al secondo turno con lo score di 6-1 7-5 e attende uno tra Stan Wawrinka e Marton Fucsovics ai sedicesimi di finale. Dopo un primo parziale di grande livello, il cinque volte campione del torneo californiano si distrae nel secondo e rischia di complicarsi la vita ma evita la terza frazione recuperando un break di svantaggio e facendo valere la propria personalità nei momenti importanti.

GLI HIGHLIGHTS

PRIMO SET – Emerge in meno di 15 minuti il divario tra i due in campo. Se Federer veleggia al servizio, Gojowczyk è a dir poco imballato alla battuta. Nel secondo game concede un break commettendo due doppi falli preoccupato dall’aggressività del 20 volte campione Slam e poco dopo va sotto 4-0 smarrendo nuovamente il servizio. Solamente sotto per 5-0 il tedesco riesce a sbloccare la casella dei game ma Roger non scherza e chiude sul 6-1, lasciando per strada solamente due punti alla risposta dell’avversario nel set.

SECONDO SET – Servono otto minuti a Gojowczyk per esorcizzare un nuovo avvio da incubo: cancellate tre palle break e ritrovata la prima con continuità, il tedesco scioglie il braccio e approfitta di un calo di Federer che scherza col fuoco. Lo svizzero (con qualche doppio fallo di troppo commesso, ben 6) si salva dal 15-40 nel secondo game ma va sotto sul 3-1. La reazione non si fa però attendere e il numero 4 al mondo alza il ritmo quanto basta per piazzare l’immediato controbreak ma l’ex top-40 non si fa disunisce neppure dopo l’aggancio sul 3-3, quando è costretto a fronteggiare un insidioso 15-40. Gojowczyk tira fuori il meglio di sé per mantenere la testa nel parziale e issarsi sul 4-3, mettendo poi Federer alle corde nell’ottavo game: Roger deve infatti alzare l’asticella con servizio e dritto per risalire dal bunker dello 0-40 e cestinare una quarta palla break ai vantaggi per impattare sul 4-4. L’incantesimo tuttavia si spezza sul 5-5: il tedesco si irrigidisce nei colpi a rimbalzo e sul 30-40 incappa in un sanguinoso doppio fallo regalando a Federer la chance di servire per l’incontro, prontamente capitalizzata per archiviare la pratica in poco meno di 80 minuti.

 

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