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Internazionali d’Italia 2020, Nadal: “Non potevo chiedere di meglio dopo sei mesi di assenza”

Rafael Nadal
Rafael Nadal - Foto Ray Giubilo

Rafa Nadal è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria maturata contro Dusan Lajovic con il punteggio di 6-1 6-3, che gli ha garantito un posto nei quarti di finale degli Internazionali d’Italia 2020. “Ho giocato due buoni match, molto solidi ed ho espresso un livello di tennis molto positivo. Devo ancora migliorare e lavorare su alcune cose che non vengono in automatico, ma non potrei chiedere di meglio. E’ stata una buona serata contro un buon avversario. Domani mi aspetta un altro ottimo giocatore come Schwartzman, vedremo – ha esordito lo spagnolo, che poi ha parlato della decisione del torneo di aprire le porte in occasione delle fasi finali – Hanno preso la decisione migliore. Mi sento sicuro. 1.000 persone non sono molte ma è meglio di niente. Sono felice per il torneo e per il tennis in generale. A dir la verità non sono sorpreso, la situazione è imprevedibile e perciò è normale che le cose cambino così in fretta. Non mi aspetto che le cose siano facili o che siano preparate in anticipo dato che non sappiamo come evolverà la situazione“.

Nadal è poi tornato a parlare delle sue condizioni: “Mi piace giocare questi match, posso servire un po’ meglio ed anche fisicamente devo migliorare ma nel complesso ho fatto bene tante cose, specialmente considerando che non gioco da sei mesi. Vincere mi dà l’opportunità di trascorrere più tempo in campo e al giorno d’oggi è più che mai necessario dopo una lunga assenza. Spero di essere pronto per il match di domani. Schwartzman ha molte cose fantastiche, è rapido, legge bene il gioco ed ha un buon controllo di palla. Se non giocherò al mio massimo livello sarà dura, si tratterà dell’avversario più difficile incontrato nel torneo – ha affermato il maiorchino.

Ho giocato alcune partite buone ma le cose cambiano velocemente. Rispetto a tre settimane fa sto meglio, il livello di tennis che ho espresso è più che buono. Il mio obiettivo era arrivare pronto ed essere competitivo quando il tennis sarebbe ritornato. Quest’anno non ci sono molte partite da giocare e per me era importante arrivare qui e non perdere subito, bensì giocare almeno tre partite su terra dopo molto tempo. La mia strategia – ha aggiunto Nadal –  è pensare giorno dopo giorno ed essere preparato per il prossimo match. Qui a Roma fa molto più caldo rispetto alle date in cui si gioca solitamente il torneo, c’è molta umidità. Lo sforzo del corpo in partita è di gran lunga maggiore che in allenamento per via delle emozioni e della tensione, che ti stanca molto di più. Fisicamente mi sento bene, sto sudando come ho sempre fatto negli ultimi anni“. Infine, una battuta su Roger Federer e il record di slam: “Non è un’ossessione, come ho sempre fatto nella mia carriera mi sono concentrato solo su di me e continuerò a farlo. Ovviamente mi piacerebbe finire la mia carriera con 25 slam (anche se probabilmente non succederà), ma non è un’ossessione“.

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