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Australian Open, Zverev sta con Djokovic: “Se è qui deve giocare, aveva il visto”

Alexander Zverev
Alexander Zverev - Foto Ray Giubilo

Non si placa il caos intorno a Novak Djokovic e agli Australian Open, con il serbo ancora in tabellone in attesa della sentenza di appello che potrebbe confermare o ribaltare la nuova cancellazione del visto del numero uno del mondo. Intanto serpeggiano le proteste davanti alla Rod Laver Arena e al Park Hotel, il centro che ospita i migranti senza visto. I manifestanti sopportano Djokovic ma anche tutti gli altri “detenuti”, scagliandosi contro le restrizioni.

Intanto tra i colleghi del serbo spuntano anche suoi sostenitori, tra cui il tedesco e numero tre del mondo Alexander Zverev. “Aveva il suo visto ed era in regola, non sarebbe venuto senza garanzie – ha affermato l’oro del singolare a Tokyo 2020 – Non penso che stiano accadendo cose giuste, tutto questo succede solo perchè è una stella. Se è qui deve giocare”. Non molto diverso anche il pensiero del numero due del ranking, il russo Daniil Medvedev: “Domani ne sapremo di più, ma per quanto so ha un’esenzione medica per entrare in Australia e giocare. Sicuramente dobbiamo rispettare le leggi che sono qui in Australia. Se il visto non sarà valido allora non potrà rimanere, io potrei incontrarlo solo in finale quindi non cambia la mia preparazione mentale al torneo.”

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