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Thomas Fabbiano esce a testa alta dalla Rod Laver Arena. Il tennista azzurro deve alzare bandiera bianca contro la testa di serie numero 4 Alexander Zverev ma lo fa senza sfigurare affatto, con il punteggio di 6-1 7-6(5) 7-5. Anzi, per il pugliese c’è addirittura qualche rimpianto per non aver allungato ulteriormente il proprio match oltre le due ore e mezza. Se il 6-1 della prima frazione è a dir poco bugiardo considerando le sei palle break mancate tra secondo e settimo gioco, lo sono ancor di più secondo e terzo parziale. In entrambi Fabbiano si procura l’occasione di servire per il set: la prima volta sul 5-3 non ha chance, ma nel terzo è un rovescio in rete a tradirlo sul set point che avrebbe costretto Zverev (almeno) al quarto. A far la differenza quindi è il peso specifico di alcuni punti e la maggior solidità nelle fase salienti, oltre all’esperienza – nonostante i soli 20 anni del tedesco – nel giocare più spesso partite così importanti e su palcoscenici prestigiosi: per lui sarà dunque derby con Gojowczyk, autore di un ottimo avvio di stagione.