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Juan Martin Del Potro riesce a difendere il titolo conquistato lo scorso anno in Svezia, passando in finale ai danni di un Grigor Dimitrov che non riesce a vendicare la sconfitta subita dodici mesi fa, in semifinale a Stoccolma, subita proprio da Del Potro. L’argentino si dimostra ancora una volta più solido ed incisivo del bulgaro (sei vittorie su otto scontri diretti), guadagnandosi dopo un’ora e 23 minuti di gioco, con il risultato di 6-4 6-2, il ventesimo titolo della sua carriera.
LA CRONACA – Avvio di partita leggermente contratto per Dimitrov, che appare in sofferenza fin dal primo gioco (nel quale è costretto ad annullare due palle break). Nel quinto game, Del Potro riesce a concretizzare la superiorità messa in mostra nei primi giochi, ottenendo il primo break dell’incontro. Tuttavia, già nel game seguente, il numero 8 della classifica mondiale ha un’opportunità per ricucire lo strappo, ma Del Potro non si fa cogliere impreparato, annullandola con l’aiuto del servizio. Da qui fino al termine del parziale, i due proseguiranno seguendo l’ordine dei servizi. L’argentino sigilla il 6-4 del primo set con un ace, in un game vinto nonostante si fosse trovato sotto 0-30.
Nel secondo set il copione è molto simile al primo. Dimitrov perde il servizio nel suo secondo turno di battuta e nel gioco seguente non riesce a convertire tre palle del contro-break (di cui due conscecutive) che gli avrebbero permesso di ricucire lo strappo. Palle break salvate tutte in maniera impeccabile da Del Potro, con pochissimi demeriti del bulgaro. Dopo due giochi interlocutori, Dimitrov perde nuovamente la battuta, break che permetterà a Del Potro di chiudere questa finale al servizio. L’argentino torna al successo dopo un anno dall’ultima volta, chiudendo con il punteggio di 6-4 6-2 dopo un’ora e 23 minuti di gioco.