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Atp Finals, la situazione verso Torino: a Berrettini e Sinner serve un’impresa, forse anche di più

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Ci avviciniamo ormai a grandi passi verso le ATP Finals di Torino, in programma al Pala Alpitour del capoluogo piemontese dal 13 al 20 novembre. Restano poche settimane per fare i punti necessari in ottica qualificazione: quattro, per la precisione. Si inizia da oggi con Firenze e Gijon, poi toccherà al trio Anversa/Napoli/Stoccolma. Infine, i punti più pesanti verranno assegnati nei tornei Atp 500 di Basilea/Vienna e soprattutto nel Masters 1000 di Parigi Bercy.

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In particolar modo quelle ultime due settimane, con potenziali 1500 punti a disposizione, lasciano sperare ancora un po’ tutti. Ma per alcuni la situazione è più complicata che per altri. E ci riferiamo ai nostri Jannik Sinner e Matteo Berrettini, attualmente in tredicesima e quindicesima posizione. Il numero uno d’Italia al momento è fermo per infortunio e si spera possa tornare per Vienna e Parigi, mentre Matteo avrà una chance in più, perché in aggiunta giocherà anche a Firenze in questi giorni.

Ma la situazione, come detto, è più o meno disperata. Serve il grande risultato nella capitale francese. Perché al momento sono cinque i tennisti già qualificati: Alcaraz, Nadal, Ruud, Tsitsipas e Djokovic, con quest’ultimo che ha ottenuto il pass in maniera ufficiale ieri dopo il trionfo ad Astana. Restano tre posti, attualmente occupati da Medvedev, Rublev e Fritz. Difficile raggiungere l’ex numero uno al mondo, complicato anche riprendere l’altro russo. La corsa dovrebbe essere fatta sull’americano, che con la vittoria a Tokyo ha fatto un grande balzo in avanti. Ma a complicare, e di molto, le cose è la presenza nel mezzo anche di Auger-Aliassime, Hurkacz e Norrie, oltre all’infortunato Zverev. In definitiva, bisogna fare l’exploit e potrebbe anche non bastare. Allo stesso tempo serve sperare che gli altri non facciano bene. Per avere un azzurro a Torino c’è bisogno di un’impresa. Forse anche di più.

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