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ATP Finals 2021 Torino, Sinner: “Sembra tutto normale, ma non lo è. Il pubblico è un’arma da sfruttare”

Jannik Sinner
Jannik Sinner, Nitto Atp Finals - foto Ray Giubilo

“Sembra tutto normale, ma non lo è. Sono davvero felice”. Jannik Sinner lascia il segno con poche parole dopo aver ottenuto la vittoria per 6-2 6-2 su Hubert Hurkacz. Prestazione superlativa dell’azzurro che lascia il segno nel match d’esordio alle Nitto ATP Finals 2021, dove ha preso il posto dell’infortunato Matteo Berrettini nel Gruppo Verde. “Da una parte c’era la pressione per il match, dall’altra il dispiacere per quello che è successo a Matteo. Ho provato a giocare al meglio delle mie possibilità, devo dire che i campi sono simili a quelli delle Next Gen ATP Finals dove ho vinto nel 2019racconta l’azzurro che ha sfruttato a pieno la spinta del Pala Alpitour -. Quando giochi in casa è speciale, il pubblico ti spinge e lo devi usare a tuo favore: è un’arma. Oggi ho fatto le cose bene e sono più felice di come ho giocato che della top ten. Non sarebbe stata una tragedia chiudere la stagione da undici del mondo. Poi non nego che finire nei primi dieci ha un grande significato perché ad un certo punto della stagione è diventato un mio obiettivo; alla fine ho avuto un grande 2021: ho vinto quattro titoli”. 

Nel secondo e per lui ultimo match del round robin, Sinner affronterà il campione in carica Daniil Medvedev, già qualificato in semifinale. Non dipenderà però solo da Jannik, infatti il destino del Gruppo Verde è nelle mani di Alexander Zverev che vincendo il proprio incontro metterebbe subito fine ai giochi: “Medvedev ha vinto uno slam quest’anno quindi è già di per sé un avversario difficile da battere. Poi vedremo come si metteranno le cose ma adesso sono felice. Siamo i migliori otto del mondo, con me nove e questo ha un grande significato”. In conferenza stampa Sinner ha poi parlato di come ha vissuto la giornata, per forza di cose passata ad attendere notizie da Berrettini: Stavo facendo un po’ di scarico, poi abbiamo cambiato le cose in corsa quando Matteo si è ritirato contro Zverev, eravamo in una situazione non semplice. Mi dispiace molto per Berrettini perché ha giocato una stagione grandiosa e fa malissimo; alla fine però solo lui sa come si sente perché è lui l’atleta – le parole che poi torna al racconto del giorno -. Questa mattina ho palleggiato con Medvedev, poi abbiamo dovuto aspettare due ore qui senza poter tornare in hotel perché non avevamo notizie”. 

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