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Atp Finals 2021, Appendino: “Grande responsabilità, ma le condizioni per far bene ci sono tutte”

Chiara Appendino, FOTO M5S - CC 3.0

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha fatto il punto sulle Atp Finals che Torino ospiterà per cinque anni a partire dal 2021: la prima cittadina torinese, insieme a Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte), a Simone Valente (sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Angelo Binaghi (presidente della Federazione italiana tennis). L’incontro con la stampa italiana si è svolto a Londra, sede delle Atp Finals in corso: di seguito le parole della sindaca:

CHIARA APPENDINO“Questo è il secondo anno che vengo, e lo faccio ancora con più entusiasmo perché il primo anno siamo venuti da candidati. Sono convinta che le condizioni per fare bene ci siano tutte, la squadra c’è, c’è grande sintonia e la città è assolutamente pronta. Dopo 10 anni di Londra per questo evento, sentiamo ovviamente una grande responsabilità. Dovrà avere una nuova città che lo accoglie e quindi è una grandissima sfida ma gli ingredienti ci sono tutti. Siamo soddisfatti ed entusiasti soprattutto. Anche se il Comitato non esiste ancora formalmente, siamo già al lavoro sotto tutti gli aspetti. Per quello delle sponsorizzazioni, c’è grandissimo interesse da parte delle aziende private sull’evento. Questo significa che è oggettivamente un evento molto appetibile. Stiamo lavorando anche sulla questione del master plan per il quinquennio, per far sì che l’evento sia perfetto dal punto di vista gestionale. Abbiamo anche iniziato a inserire nel bilancio 2020 le risorse per la comunicazione dell’evento, e i risultati sportivi che sta portando a casa in questo momento il tennis italiano ci aiutano molto. Quindi gli ingredienti ci sono tutti. Entro l’anno speriamo anche di chiudere la parte formale con la costituzione dell’ente che sia giuridicamente riconosciuto per portare avanti quello che noi già stiamo facendo, ma in maniera formale.

Il dossier su cui abbiamo lavorato prevedeva almeno tre assi. Uno sul tema della legacy. Essendo un evento che non prevede grandi investimenti di impianti, possiamo concentrarci sulla legacy che è quinquennale. Già a partire da settembre 2020 immaginiamo delle attività di avvicinamento per il 2021 al mondo del tennis. Poi c’è il tema delle tecnologie e innovazione, sull’impianto ci saranno una serie di investimenti per renderlo più appetibile. Il PalaAlpitour secondo me non ha nulla da invidiare alla O2 Arena. E poi ci saranno investimenti infrastrutturali per rendere la location connessa bene al resto della città: noi abbiamo vinto anche perché la città sarà protagonista dell’evento. L’evento sarà molto più addentro alla vita della città rispetto a Londra. Siamo qui a Londra anche per studiare. Faremo attenzione ai particolari. Dal punto di vista organizzativo ci sarà concentrazione su viabilità, traffico e sicurezza che sono i temi più importanti. La città ha già organizzato grandi eventi e non siamo spaventati, la gestiremo bene”.

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