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Spettacolo azzurro ad Aspen. Nella discesa valevole per le finali di Coppa del Mondo di sci alpino maschile Peter Fill conquista per il secondo anno consecutivo la Coppa di specialità recuperando trentatre punti al norvegese Kjetil Jansrud. A vincere la gara è uno straordinario Dominik Paris, sceso con il pettorale numero uno, che si mette dietro proprio Peter Fill e Carlo Janka. Una giornata storica per lo sci azzurro con Fill che eguaglia Alberto Tomba e Gustav Thoeni, solo loro infatti erano stati capaci di vincere per due anni di fila una Coppa di specialità. L’ultima doppietta nella stessa gara invece era successa nel 2009 a Zagabria quando nello slalom vinse Giuliano Razzoli davanti a Manfred Moelgg.
Paris ha inaugurato questa splendida gara con il pettorale numero uno perdendo velocità nell’ultimo intermedio, ma dando spettacolo di scorrevolezza nella prima parte della discesa. La consapevolezza di aver fatto una grande gara la si acquisisce piano piano con le altre discese, tra le quali c’è anche quella di Peter Fill che chiude secondo per un’incollatura, ovvero otto decimi. Il momento clou è la discesa del leader Kjetil Jansrud che però non offre una grande prova, tutt’altro, e chiuderà undicesimo a 54 centesimi da Paris lasciando strada libera al tripudio azzurro: Fill vince la Coppa di specialità, Paris la gara. Dopo il pettorale numero dieci si inseriscono Erik Guay, Osborne-Paradis e Carlo Janka, ma tutti dietro ai due italiani e soprattutto davanti a Jansrud allargando la forbice di punti tra Fill e proprio il norvegese. Una giornata speciale che lo sci italiano non potrà dimenticare velocemente.
LE DICHIARAZIONI DI PETER FILL