Slittino

Slittino su pista naturale, Greta Pinggera: “Disciplina affascinante”

Greta Pinggera - Laces 2015 - Foto Alberta Pasin

Talento, voglia di vincere e un sorriso contagioso. Greta Pinggera, protagonista sinora di una stagione favolosa nello slittino su pista naturale, è uno dei volti nuovi e puliti dello sport italiano. La giovane di Lasa si è raccontata in esclusiva a Sportface in questa lunga e interessante intervista.

Lo slittino è una disciplina che ci ha dato tantissime soddisfazioni e medaglie olimpiche. Armin Zoeggler è il più titolato di tutti gli atleti che hanno praticato e vinto tanto in questo sport, ma non tutti sanno che non esiste solo lo slittino su pista artificiale con le curve a parabolica, che abbiamo visto tante volte in televisione durante le Olimpiadi Invernali. Il “vero” slittino si pratica su piste naturali e non create artificialmente e anche in questa disciplina, meno nota, ma certamente non meno spettacolare, gli italiani sono tra i più bravi al mondo. Una delle più talentuose rappresentanti di questo sport è proprio Greta Pinggera, ventunenne di Lasa, in Val Venosta, che, dopo aver vinto il campionato mondiale Junior, ora si sta affermando come una delle più brave e complete slittiniste anche a livello senior.

L’abbiamo intervistata per farci raccontare questa disciplina e per scoprire le sue ambizioni e i suoi progetti anche in vista del probabile inserimento dello slittino su pista naturale nelle prossime edizioni dei Giochi Olimpici.

Greta, raccontaci i tuoi esordi. Quando, e per quale motivo, ti sei avvicinata allo slittino su pista naturale, che è uno sport emozionante ma non tanto comune?
“Io sono nata in una famiglia di sciatori e ho anche partecipato alle gare di sci alpino fino a 10 anni. Nel mio paese è presente una pista di slittino e questo sport comunque da noi è molto praticato. Ho voluto provare anche io. Mi è subito piaciuto e, a poco a poco, mi sono lasciata affascinare da questa disciplina”.

A livello junior hai vinto tantissimo, compreso il titolo mondiale. E’ stata quella la vittoria che ricordi con maggiore piacere oppure ci sono stati altri momenti che consideri di pari valore?
Il titolo di campionessa del mondo juniores è stata sicuramente la più bella vittoria della mia carriera fino ad ora. Ho cominciato nella categoria juniores ottenendo subito successi importanti. Dopo solamente due stagioni di gare nel comitato regionale sono stata convocata in nazionale a 17 anni per partecipare alle gare di Coppa del mondo. Mi sono trovata benissimo fin dal primo momento e sono riuscita ad integrarmi bene con il resto del gruppo, ottenendo, dopo poco tempo, risultati importanti. Ho anche dei bellissimi ricordi riguardo i primi podi nella coppa del mondo che ho ottenuto nel 2013″.

Greta PinggeraUn anno e mezzo fa avevi deciso di passare al più “blasonato” slittino su pista artificiale, poi hai cambiato idea tornando sui tuoi passi. Ci vorresti spiegare le motivazioni di queste tue decisioni, immagino comunque molto sofferte…
Avevo deciso di cambiare disciplina e passare all’artificiale, perché è un dato di fatto che nell’artificiale ci siano più possibilità di vincere titoli importanti e fare una carriera sportiva più significativa. Poi, dopo un anno di allenamenti, ho di nuovo fatto ritorno al naturale perchè non vedevo nessun futuro per me personalmente in quella disciplina. Dalle mie parti non ci sono tante piste per gli allenamenti e io dovevo imparare molto in fretta la tecnica per poter raggiungere un livello pari agli altri. Ho valutato che sarebbe stato troppo impegnativo. Adesso però sono assolutamente consapevole che pratico lo sport più bello del mondo e non ho intenzione di cambiarlo di nuovo. In tutti i casi sono stata felice di aver provato anche lo slittino su pista artificiale se non altro per togliermi tutti i dubbi che avrei potuto avere nel futuro”.

Nel periodo in cui hai provato lo slittino su pista hai lavorato con un “mostro sacro” come Armin Zoeggeler, raccontaci questa esperienza…
Armin è un allenatore molto preparato e paziente. Mi ha allenata due giorni ad Igls, in Tirolo. Mi ha spiegato passo dopo passo tutto quello che c’è da sapere sulle piste artificiali. Penso che lui abbia molto da insegnare riguardo gli allenamenti, più di chiunque altro”.

Quali sono le differenze tecniche tra le piste naturali e quelle artificiali?
Slittino naturale e artificiale sono due discipline differenti. La tecnica è molto diversa, noi per esempio, prima delle curve, se la velocità è troppo alta, dobbiamo frenare e fare uso dell`intero corpo per curvare. Nell`artificiale, invece, è la spinta di partenza che influisce molto, e in pista poi si curva con l’aiuto delle spalle e con lo spostamento passivo del peso”.

Si sta lavorando per portare lo slittino su pista naturale ai Giochi Olimpici Invernali del 2022. Ti piacerebbe riuscire a disputare un’Olimpiade?
Certamente è un grande obiettivo per ogni sportivo partecipare ai Giochi Olimpici. La nostra federazione si sta impegnando fortemente e speriamo davvero che questo sogno si possa realizzare”.

Vuoi ricordare i tuoi tecnici e le tue compagne di squadra?
La nostra squadra è composta da tre ragazze e cinque ragazzi ed è veramente come una grande famiglia. Con tutto il tempo che passimo insieme nei mesi di preparazione e durante l’inverno, si crea un legame affettivo molto forte. Vorrei ringraziare tutto lo staff di allenatori e il mio “service man” Franz Obrist che è colui che ha messo le basi per tutti i miei successi.

Chi sono le atlete più forti a livello mondiale, le tue principali avversarie nelle gare di coppa del mondo?
“L’azzurra Evelin Lanthaler e Ekaterina Lawrentieva sono le mie due rivali principali in coppa del mondo”.

Quale è il tuo obiettivo per il 2016?
Dal punto sportivo non ho traguardi. Cerco sempre di dare il massimo e di migliorarmi sempre passo dopo passo, poi i successi arrivano di solito da soli”.

A una ragazza che volesse provare a cimentarsi nella tua disciplina cosa consiglieresti?
Ai giovani atleti dico sempre che l’importante è che lo sport che praticate vi piaccia, poi col tempo è indispensabile avere l`ambizione e uno spirito combattivo per arrivare ai successi sportivi”.

E’ difficile economicamente sostenere allenamenti e trasferte oppure la vostra federazione riesce a coprire le spese?
Le spese vengono coperte dalla federazione. Il mio sponsor personale copre i costi per il materiale. Per il resto il guadagno è comunque molto misero”.

Infine parlaci un po’ di te. Fuori dalle piste, come trascorri il tuo tempo libero, quali sono i tuoi hobby, cosa vorresti fare da “grande”, restare nell’ambito dello slittino, magari come tecnico, oppure hai altri progetti per il futuro?
Dedico molto del mio tempo libero allo sport. Quando non sono sulle piste mi piace fare passeggiate con gli amici, mi piace cucinare e vado volentieri a fare shopping. In estate poi vado a lavorare. In questo momento sto anche frequentando una scuola da pasticciera, poi se un giorno dovessi rilevare la pasticceria dei miei genitori, ne sarei molto fiera, però a questo non penso ancora. Per ora se la cavano benissimo da soli. Dopo la scuola vorrei ancora viaggiare molto e vedere tanti nuovi posti in giro per il mondo”.

SportFace