Pattinaggio Artistico

Pattinaggio di figura, Skate America 2017: Cappellini-Lanotte a caccia della finale del Grand Prix

Anna Cappellini Luca Lanotte - Foto Sportface

Anna Cappellini e Luca Lanotte si giocano a Skate America, in programma da domani a domenica, le ultime carte per la qualificazione alla finale di Grand Prix di Nagoya, in Giappone dal 7 al 10 dicembre. Se vogliono avere la certezza di staccare il biglietto, Anna e Luca devono vincere questa tappa di Coppa del Mondo. Gli allievi di Paola Mezzadri hanno iniziato a prepararsi e a gareggiare in ritardo, ma hanno due bei programmi ambiziosi. La strada, però, è tutt’altro che in discesa. I padroni di casa, i fratelli Maia e Alex Shibutani, venderanno molto cara la pelle perché anche la loro qualificazione è ancora incerta. Sono loro i primi ostacoli lungo la strada verso Nagoya, ma non gli unici. Ci saranno anche Rachel e Michael Parsons, campioni del mondo junior e desiderosi di far bene davanti al proprio pubblico, i canadesi Piper Giles e Paul Poirer, i russi Victoria Sinitsina / Nikita Katsalapov e Tiffani Zagorsky / Jonathan Guerreiro, e tutti sono pronti a battagliare per una medaglia.

In caso di argento, la qualificazione di Anna e Luca si giocherebbe sul filo dei punti con la coppia russa formata da Ekaterina Bobrova e Dmitri Soloviev. Al momento sono ufficialmente qualificati i canadesi Virtue – Moir, i francesi Papadakis – Cizeron e gli americani Chock – Bates. In bilico, oltre ad Anna e Luca e a e Bobrova – Soloviev – ci sono, come detto, gli Shibutani e i loro connazionali Hubbell – Donohue.  

A proposito di qualificati certi alla finale di Nagoya, la doccia fredda degli ultimi giorni è sicuramente quella che riguarda Evgenia Medvedeva, l’asso pigliatutto russo. Per lei, che è stata la prima a ritirare il pass per le finali di Coppa del Mondo, è arrivata la terribile conferma della frattura al metatarso del piede destro. L’incidente è avvenuto dopo la vittoria all’NHK Trophy di Osaka e, al momento, non si conoscono i tempi di guarigione. Pare che la pattinatrice lamentasse già da tempo del dolore, ma adesso è stato necessario ingessarle l’arto. Lei, che ci ha abituati a scene da vera macchina da guerra, avrebbe fatto sapere di essere comunque disposta a gareggiare a Nagoya, ma la federazione chiaramente le ha imposto lo stop. Davvero una grande perdita, dopo quella, in campo maschile, del campione giapponese Yuzuru Hanyu. Una mancanza che, però, potrebbe andare a tutto vantaggio di Carolina Kostner che, in questa stagione, ha dimostrato, podio dopo podio, di non avere nulla altri rivali, se non, appunto, la Medvedeva. In finale, qualora il piccolo prodigio russo non dovesse riuscire nel miracolo, la campionessa delle Fiamme Azzurre dovrà vedersela con le altre due russe Alina Zagitova e Maria Sotskova, e con la canadese Kaetlyn Osmond. Ancora in bilico la qualificazione di Polina Tsurskaya, sempre per la Russia, e dell’americana Ashley Wagner.

Volgiamo adesso lo sguardo verso la Cina, dove domani prende il via l’ISU Shanghai Trophy 2017 e anche qui si annunciano emozioni. Tra le coppie di artistico gareggeranno Valentina Marchei e Ondrej Hotarek, freschi di vittoria alla Warsaw Cup e che si troveranno a competere con i padroni di casa Peng / Jin e, soprattutto, con Sui / Han, i trionfatori dell’NHK.

Nella danza, invece, Charlene Guignard e Marco Fabbri cercheranno il riscatto dopo il deludente (e immeritato) quinto posto all’Internationaux de France. In gara con loro i russi Bobrova – Soloviev, che scenderanno in pista, è facilmente immaginabile, con l’ansia del responso di Skate America.  

Al “Tallinn Trophy”, penultima tappa di ISU Challenger Series, Maurizio e Marco Zandron dopo lo short sono, rispettivamente, in sesta e sedicesima posizione. 70.20 il punteggio del primo, 58.79 quello del secondo. Il primo segmento di gara è stato dominato dall’ucraino Yaroslav Paniot (81.25). Tra le Ladies c’è attesa per la performance di Sara Conti mentre, tra le junior, dopo il primo segmento di gara Giuditta Sartori è in decima posizione con 42.59, Lara Naki Gutmann in 12.ma con 40.98

Gli atleti dell’Agorà Francesca Righi ed Aleksei Dubrovin hanno conquistato l’undicesima posizione della classifica junior dance con 109.52. Per loro si è trattato della prima gara internazionale della stagione. Grande la soddisfazione dell’allenatrice Barbara Riboldi, che li ha accompagnati in Estonia e li ha visti recuperare ben tre posizioni nel libero, sfondando quota 100 punti. Alice Rossi e Marco Cilli, l’altra coppia in gara, ha chiuso 15ma con 95.34, perdendo una posizione rispetto allo short.

E non è finita. Ricca spedizione italiana anche alla Cup of Tyrol che vedrà impegnate Elisabetta Leccardi, Giada Russo e Guia Maria Tagliapietra tra le Ladies, Mattia Dalla Torre, Alessandro Fadini, Jari Kessler, Matteo Rizzo e Alberto Vanz tra i Men. Bel terzo posto momentaneo, dopo uno short da 49.38, per Lucrezia Beccari che fa sentire il fiato sul collo alla tedesca Marold (53.54) e alla finlandese Ruokonen (51.32). Alice Orru è 13ma con 42.05.

Azzurri sul ghiaccio, infine, anche all’Open D’Andorra, gara internazionale che si tiene a Canillo (Principato di Andorra) e a cui prendono parte le coppie di danza Junior di Agorà Chiara Calderone/Pietro Papetti e Sara Campanini/Francesco Riva. Accompagnati nel cuore dei Pirenei da coach Matteo Zanni, i ragazzi scenderanno in pista domani alle 19.45 e sabato per la Free Dance alle 14.30. Sabato e domenica, invece, nuova sfida internazionale per i fratelli Memola. Dopo i risultati sotto le aspettative di Merano, Anna e Nikolaj partecipano a Skate Celje, in Slovenia. Sempre in casa Agorà, infine, buona prova a Cavalese per Rebecca Gazzola, atleta Basic Novice B allenata da Valentina Cerri e oro per il terzo gruppo della categoria con un punteggio di 36.36. Nessun podio invece per le piccole Prenovice di casa Bianca Mestroni, Irina Napolitano e Martina Lavazza che si sono classificate rispettivamente sesta (27.65), ottava (25.24) e decima (23.44). Agorà ha strappato anche due quarti posti nella categoria Basic Novice A con Sara Tadini e Benedetta Trabucchi, rispettivamente secondo e terzo gruppo.

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