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Con la sprint uomini di oggi il Mondiale di Hochfilzen di biathlon è entrato decisamente nel vivo. Sulle nevi austriache di Hochfilzen a sorprendere tutti è stato il tedesco Benedikt Doll, fino ad oggi mai vincitore in Coppa del Mondo, che si è imposto per soli sette decimi sul norvegese Johannes Boe, tra i più attesi alla vigilia. A chiudere il podio il francese Martin Fourcade, quest’oggi un po’ sotto tono. Migliore degli azzurri Dominik Windisch solo 18°, ma quantomeno in discreta posizione per l’inseguimento.
Quattro italiani ai nastri di partenza: Dominik Windisch, Lukas Hofer, Giuseppe Montello e Thomas Bormolini. I primi due puntavano dritto al podio o comunque a un prestigioso piazzamento, e il tutto doveva comunque passare da una notevole precisione e rapidità nelle due sessioni di tiro. Favorito della vigilia era ovviamente Martin Fourcade, dominatore della Coppa del Mondo, senza comunque dimenticare l’ottimo Anton Shipulin di questa stagione, Johannes Boe e in generale la squadra tedesca.
I nostri alfieri, tra i primi a partire come Fourcade, pur con un discreto ritmo sugli sci non iniziavano bene sbagliando un bersaglio nella serie a terra. Anche il transalpino sorprendentemente falliva il primo colpo della prima serie, in generale quasi tutti i favoriti apparivano infastiditi da qualche folata di vento di troppo (anche Landertinger ed Eberhard con un errore). Bene Johannes Boe e Bjoerndalen con zero errori ma tra i favoriti solo il tedesco Peiffer, tra i più continui in tutta la stagione, si distingueva per precisione al tiro e grande vigoria sugli sci. La prestazione strabiliante del teutonico proseguiva anche dopo la prima serie di tiri, riuscendo addirittura ad allungare sugli sci rispetto a Fourcade, ma la tensione e le concrete possibilità di medaglia lo facevano deragliare nella serie in piedi con due errori, per poi avere un tracollo prima psicologico e poi fisico sugli sci tale da estrometterlo dalle prime posizioni.
Per il resto al secondo poligono si ripeteva il canovaccio della serie a terra, Windisch con un altro errore di fatto comprometteva ogni possibilità di piazzamento nei 10, così come Fourcade, che nonostante la solita prova sontuosa sugli sci rischiava di uscire fuori dai giochi per il podio. Rischiava, appunto, perché da un lato il solito dominio sugli sci e dall’altro la generale sarabanda di errori dal poligono gli sono valsi un ripescaggio anche per la lotta per il gradino più alto del podio. Ole Einar Bjoerndalen, 43 anni, si presentava nella serie in piedi con un atteggiamento opposto rispetto al primo poligono, in cui diversamente dalle proprie abitudini aveva privilegiato la precisione alla rapidità di esecuzione (uno dei più lenti a sparare tra i migliori). Per lui un errore ma un fulmine al tiro, ciè gli consentiva di limitare i danni nonostante aver mancato il primo bersaglio, tanto da trovarsi ancora davanti a Fourcade ai 7.7km, per poi cedere di schianto nel finale pur mantenendo un’ottima posizione di partenza in vista dell’inseguimento di domani. Erano le migliori circostanze per favorire l’esplosione di chi fino ad oggi era solo un interessantissimo prospetto ma che di fatto non riusciva a mettere insieme i pezzi del suo biathlon. Era il caso di Benedikt Doll, che inanellava due serie perfette che, accoppiate ad uno strepitoso rendimento sugli sci, gli permettevano di issarsi in prima posizione. Solo una serie immacolata di Johannes Boe e una gagliarda resistenza sugli sci permettevano al norvegese di mettere a repentaglio il trionfo del tedesco, che comunque arrivava in un finale al cardiopalma per soli 7 decimi.
Gli italiani, come detto, non sono andati oltre la 18a posizione di Windisch. Hofer ha pagato tanto sugli sci, ben si sono comportati tutto sommato Montello e Bormolini, entrambi qualificati all’inseguimento di domani. Montello (1+1) è giunto 44° a +1:41, appena davanti a Bormolini (0+1), che purtroppo ha sbagliato proprio l’ultimo bersaglio della sua buona gara. Trovate al link allegato tutte le dichiarazioni degli azzurri alla fine della loro gara.
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