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Non è bastata l’elezione di Donald Trump e la sua amicizia con Vladimir Putin a distendere i rapporti tra Washington e Mosca. Almeno non quelli tra le rispettive federazioni di bob e skeleton. La commissione degli atleti statunitensi che praticano questi due sport ha infatti deciso di non prendere parte ai mondiali 2017, in programma il prossimo febbraio a Sochi, località russa sulle rive del Mar Nero che ha ospitato anche l’ultima edizione dei Giochi olimpici invernali.
Gli atleti chiedono di cambiare la sede della manifestazione come unica alternativa al loro boicottaggio. La decisione è arrivata in virtù delle tante accuse di doping di cui la federazione sportiva russa è stata bersaglio (ad esempio, proprio a proposito delle scorse Olimpiadi invernali).
Non si tratta, comunque, di un fulmine a ciel sereno. Già nello scorso luglio, infatti, il Comitato olimpico internazionale aveva suggerito alle varie federazioni di sospendere le rassegne sportive di un certo livello da disputarsi in Russia, proprio per evitare casi di boicottaggio come questo.