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“Io non ho mai chiesto qualcosa in più ma non voglio che mi sia dato qualcosa in meno, non è giusto”. Arianna Errigo non ci sta e decide di rivolgersi al Tas di Losanna contro la Federazione italiana scherma e quella internazionale: la 30enne schermidrice vuole continuare a coltivare il sogno di andare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e competere in due armi, il fioretto e la sciabola. “Il fioretto è la mia vita, è tutto, ci ho costruito tutta la mia carriera – ha dichiarato l’azzurra in un’intervista a Sky Sport – La sciabola mi dà quella freschezza, quell’entusiasmo, quella novità che in questo momento mi serviva. Fioretto e sciabola sono l’opposto, forse fioretto e spada si assomigliano ma quando tiro di fioretto, mi sento molto sciabolatrice. Nessuno lo ha mai fatto, è difficile e qualora ci riuscissi sarebbe un’impresa”.
Il ct del fioretto, Andrea Cipressa, ritiene che la sciabola indebolisca la Errigo fiorettista: “Mi sono ritrovata nella squadra di sciabola femminile, in una gara sono stata la migliore a livello individuale e ho tirato benissimo nella prova a squadre, poi nella gara dopo non mi hanno portata, c’erano 12 convocate ma sono rimasta a casa. Come non può essere un braccio di ferro?” – ha proseguito la Errigo – In questi tre anni ho sacrificato tanto, dopo tre anni non puoi dirmi di no. Sono la prima ad aver fatto un passo indietro quando non avevo le carte in regola per andare avanti”.
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“Mi auguro che il Tas si pronunci in tempi molto brevi, perché abbiamo fatto richiesta in questo senso – ha commentato l’avvocato della Errigo Cesare Di Cintio – La scelta di ricorrere al Tas è stata obbligata, sofferta, meditata a lungo, discusso con Arianna. Lei aveva già partecipato a delle gare nazionali con la sciabola ma quando è cominciato, ad aprile, il percorso per le qualificazioni olimpiche, dopo essere stata pre-convocata è stata sconvocata sulla base di una comunicazione orale fatta per telefono, non basata su una decisione tecnica ma di natura-politico federale. Ad Arianna le sia stato negato un diritto. Arianna è seconda al mondo nel fioretto e quarta in Italia nella sciabola, ha guadagnato in pedana quello che le spetta: il fatto che sia unica è un valore che va tutelato”.
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