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Non usa giri di parole il pluricampione olimpico Niccolò Campriani intervenuto ai microfoni della trasmissione Zapping su Radio 1 sulla decisione del Movimento 5 stelle di togliere la candidatura di Roma per l’Olimpiade del 2024 e sulla lettera aperta che insieme a molti atleti ha indirizzato al sindaco di Roma Virginia Raggi. “Siamo stati contattati da Malagò e ci ha comunicato la sua volontà di portare avanti questa iniziativa di raccogliere le voci degli sportivi“, ha spiegato il tiratore azzurro che poi ha aggiunto: “Io ci ho tenuto a fare una lettera personale, una testimonianza dell’Olimpiade che ho avuto la fortuna di vivere a Londra. In tanti abbiamo qualcosa da dire, purtroppo ho letto un’uscita un po’ sfortunata del presidente della commissione sport del comune di Roma Angeo Diario. Ci ha definiti ‘Poveri ragazzi costretti a firmare’. Ha usato l’aggettivo poveri ma lo perdoniamo perché siamo sportivi“.
Ma è un altro il punto che fa infuriare Campriani: “Critico i 5 stelle perché non vogliono entrare nel merito: un no secco, senza discutere il dossier, non fa tremare solo i poteri forti come dice Di Battista ma un’intera generazione. Se il progetto si rivela un disastro, sarò il primo a dire no ma prima guardiamolo, discutiamone e confrontiamoci. Con la destra al governo di Roma non si poteva fare, con la sinistra nemmeno e adesso nemmeno con chi si fa garante di onestà e trasparenza, è un vero peccato“.
E infine una risposta a chi sostiene che Roma sarebbe nettamente indietro rispetto alle altre pretendenti. “Roma in svantaggio su Parigi? A me risulta il contrario – ha detto l’atleta azzurro – da quanto ho appreso Roma è messa molto bene, Parigi ha questo problema enorme del terrorismo purtroppo, mentre Los Angeles si è giocata molto con l’appoggio alla Wada“.
E’ intervenuto anche l’assessore all’urbanistica di Milano Pierfrancesco Maran che in merito alla provocazione su un’eventuale candidatura di Milano al posto di Roma, ha detto: “Io penso che una Olimpiade trasformi la storia di una città, chi ha l’onore e l’onere di governare deve assumersi una responsabilità. Alcune esperienze sono andate male mentre altre hanno contribuito a crescere la città, Londra e Barcellona sono tra queste. E’ un bene che economicamente non può essere valutato ma contribuisce alla storia di una città. Anche l’expo ha segnato molto la storia di Milano”.