Rio 2016

Rio 2016, vela. Tartaglini: “Ho voluto strafare. Tokyo? Vediamo”

Flavia Tartaglini - Foto Pedro Martinez/SailingEnergy/Sofia

Dall’inviato a Rio De Janeiro: “Ho provato a strafare e sono rimasta senza vento di poppa. Bastava semplicemente mettersi a testa basta come ha fatto questa 19enne russa dal grande talento: si è messa lì come un mulo, ci ha creduto sulle piccole raffiche ed è arrivata terza”. Flavia Tartaglini prova a nascondere le lacrime, ma non la delusione. La medaglia nella medal race della classe RS:X sembrava alla portata della velista romana: prima dopo 12 regate a pari merito con la 19enne Stefaniya Elfutina, la Tartaglini poteva sognare addirittura l’oro ai Giochi Olimpici di Rio 2016, la prima volta per la 31enne Flavia dopo tante olimpiadi guardate in tv, “chiusa” nella sua categoria dal mito Alessandra Sensini. Ma oggi, dopo il rinvio di un’ora e mezzo per la mancanza di vento e una penalità in partenza per la giovane russa, principale avversaria, qualcosa è andato storto: la romana ha chiuso la regata in ottava posizione, scivolando dal primo al sesto posto nella classifica generale mentre la Francia festeggiava l’oro davanti alla Cina (argento) e alla Russia (bronzo). “Ahimè”, spiega Flavia sulla spiaggia di Marina do Gloria dopo l’ottavo posto nella medal race: “abbiamo trovato una giornata di vento non proprio classico. Stava morendo, come sempre va a destra però noi con il windsurf non navighiamo come le barche, quindi non è possibile impostare la regata sulla destra del campo, ma bisogna prendere quel canale che rimane molto bucato sulla sinistra. Io sono rimasta molto alta in partenza, un errore che ho pagato”. Il rimpianto più grande, però, è per la prima poppa quando la Tartaglini, transitata in ottava posizione, si è staccata dal gruppo per cercare fortuna a destra. “Non ho creduto nella sinistra, ho voluto provare a giocarmela in altro modo e ho sbagliato. Le possibilità per recuperare c’erano: come avete visto, la russa partita in ultima posizione è stata invece brava a sfruttare la sua velocità. Potevo averla anche io, andare dietro alle altre sulla sinistra e passarle: alla fine la Elfutina è arrivata una posizione davanti a me e questo le è bastato per prendere il bronzo”. Questa medaglia persa brucia, perché il vantaggio sulla terza in classifica era consistente (5 punti), anche se non rassicurante, come la gara ha dimostrato. Una grande delusione per la Tartaglini, forse un motivo in più per andare avanti e cercare la rivincita a Tokyo 2020: “Vediamo”, ha chiosato la romana, trattenendo ancora a stento le lacrime.

Sportface/Italpress

Rio 2016, vela: la medal race RS:X, Tartaglini mai in gara, chiude sesta

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