In vista di Rio 2016, Sportface.it ha realizzato un’esclusiva intervista doppia con Giulia Conti e Francesca Clapcich, campionesse europee e mondiali di vela, che puntano dichiaratamente all’oro olimpico.
In un momento in cui gran parte dello sport italiano è in fermento per gli imminenti tornei di qualificazione olimpica, ci sono anche atleti che grazie ai risultati straordinari ottenuti nell’ultimo anno hanno già staccato il biglietto per Rio 2016, e possono quindi proiettarsi, con tutte le loro energie, verso l’appuntamento a cinque cerchi. A questa ristretta cerchia di eletti appartengono Giulia Conti e Francesca Clapcich, veliste d’élite della nazionale italiana, campionesse d’Europa e del Mondo in carica nella classe 49FX.
La prima cosa che salta all’attenzione parlando con loro, è banale dirlo ma inevitabile notarlo, è la serietà e la passione con cui vivono il loro sport, uno di quelli che notoriamente costa tanti sacrifici e rende pochi onori. Gli allenamenti, la pressione delle gare, l’aspetto mentale della competizione: tutto viene vissuto dalle due veliste con energia e determinazione, il loro atteggiamento è molto positivo, e la sensazione che aleggia intorno a loro è che l’appuntamento con l’Olimpiade non potesse arrivare in un momento migliore.
Giulia e Francesca costituiscono un equipaggio ormai ben consolidato, gareggiando insieme dal 2012 e avendo ottenuto risultati e soddisfazioni sempre crescenti, fino all’exploit del 2015 con la conquista del titolo europeo in Portogallo e di quello mondiale in Argentina.
Prima di questa esperienza, Giulia, romana di 30 anni, cresciuta come velista sul Lago di Garda e oggi punta di diamante del Circolo Canottieri Aniene, aveva già tentato la fortuna ai Giochi Olimpici tre volte, ad Atene, Pechino e Londra. Di quest’ultima avventura, vissuta a bordo di un 470 in coppia con Giovanna Micol, la Conti conserva un ricordo amaro, non tanto per il quinto posto nella gara che aveva affrontato da favorita, quanto perché quel risultato rappresenta il culmine di un periodo che lei stessa definisce molto negativo, in cui aveva perso fiducia in se stessa e voglia di allenarsi.
Il sostegno fornitole dal Canottieri Aniene, il passaggio alla classe 49FX, e, naturalmente, la conoscenza e l’inizio della collaborazione con la Clapcich, hanno permesso a Giulia di mettere quella delusione alle spalle, e l’atleta che oggi si appresta ad affrontare un’altra Olimpiade da favorita è temprata al punto giusto dalla sofferenza e dalla voglia di riscatto.
Francesca invece, triestina di 28 anni, membro della sezione vela dell’Aeronautica Militare, ha dalla sua un carattere energico e positivo, che appare l’ideale completamento della personalità autorevole ma meno solido della Conti. La sua cultura sportiva va di pari passo con l’amore per il sacrificio e gli sport di fatica, in particolare per il ciclismo, la sua passione principale oltre la vela. Il campione che ricorda con maggiore emozione, neanche a dirlo, è il grande Marco Pantani. La sua unica precedente esperienza olimpica è quella di Londra 2012, quando, nella classe Laser Radial, si classificò diciannovesima. A quattro anni di distanza, un titolo europeo e un titolo mondiale dopo, le aspettative di Francesca guardando all’Olimpiade di Rio 2016 sono ben altre.
Ad agosto, in Brasile, Conti e Clapcich saranno fra le principali speranze di medaglia della spedizione azzurra, e le ragazze, affatto scaramantiche, non hanno problemi ad ammettere le loro ambizioni. Ma anche la prospettiva di una nuova delusione non le spaventa più di tanto, avendo imparato nella loro carriera a cadere e ripartire più volte e, soprattutto, potendo sempre contare l’una sull’altra.
Avendole conosciute, anche noi non possiamo che contare su di loro.