Ciclismo

Ciclismo, Davide Cassani: “A Rio 2016 punto su Fabio Aru e Vincenzo Nibali”

Vincenzo Nibali - Foto Filip Bossuyt CC BY 2.0

“Ho già diversi nomi sul taccuino, ma per ora sono soltanto due i corridori sicuri di prendere parte all’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016: le due pedine fisse sono Fabio Aru e Vincenzo Nibali. Parole del commissario tecnico Davide Cassani, intercettato dai microfoni della Gazzetta dello Sport prima della partenza della 21° edizione del GP Costa degli Etruschi, la corsa che apre il calendario ciclistico italiano. Un’ammissione dettata dalla difficoltà del percorso olimpionico. Impossibile, dunque, prescindere dai due fenomeni dell’Astana. Per gli altri tre componenti del team azzurro si vedrà nel corso della stagione.

A tal proposito, Davide Cassani sembra molto fiducioso: “Il movimento italiano è in buona salute. Siamo partiti bene con le vittorie di Jakub Mareczko al Tour de San Luis e di Elia Viviani a Dubai. Peccato per Giacomo Nizzolo, che ha perso la classifica generale per pochi secondi, ma si è reso protagonista di ottimi piazzamenti al pari di Niccolò Bonifazio all’Herald Sun Tour (la corsa australiana è stata vinta da Chris Froome, ndr) e di Diego Ulissi. I risultati sono soddisfacenti – ha proseguito Cassani – anche se non ci voleva il brutto incidente di Adriano Malori in Argentina: gli faccio tanti auguri. Ci vorrà del tempo, ma dovrebbe ritornare”, ha assicurato il commissario tecnico.

Il GP Costa degli Etruschi si corre in concomitanza con il sesto anniversario della scomparsa dell’ex selezionatore azzurro Franco Ballerini, che guidò l’Italia alla storica medaglia d’oro di Atene 2004 con Paolo Bettini. “Oggi è un giorno importante, correremo ricordando Franco per tutto quello che ci ha lasciato”, ha concluso Davide Cassani. Rio 2016 si avvicina e l’attuale commissario tecnico ha davanti mesi di grandi riflessioni per completare al meglio il quintetto. Eguagliare il risultato raggiunto dodici anni fa da Franco Ballerini sarebbe un sogno. L’Italia ha le carte in regola per provare l’impresa e il commissario tecnico è il primo a saperlo.

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