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Le loro gesta all’Olimpiade hanno tenuto incollati allo schermo tutti gli italiani: un’impresa storica quella compiuta dalla coppia formata da Daniele Lupo e Poalo Nicolai, medaglia d’argento nel beach volley a Rio 2016. E’ passato appena un mese dal quel cammino straordinario, un sogno infranto solo dai padroni di casa del Brasile; adesso Daniele Lupo si racconta, nell’intervista concessa al settimanale Unicusano Focus, edito dall’Università Niccolò Cusano, dedicato al mondo dello sport, della disabilità e della ricerca scientifica, pubblicato in allegato gratuito all’edizione nazionale e internazionale de Il Corriere dello Sport: “Questa è stata la mia medaglia d’oro – dice soddisfatto l’atleta – sono contento che grazie a noi il nostro sport sia più conosciuto e più apprezzato. L’ho capito quando tornando dal Brasile abbiamo trovato tantissime persone ad aspettarci all’aeroporto”.
Dalle Olimpiadi alle Paralimpiadi, altro grande evento che ha regalato emozioni ai colori italiani. Dalle medaglie di Alex Zanardi a quella di Martina Caironi, dalla tenacia di Bebe Vio a Federico Morlacchi, re del nuoto. Anche Lupo ha una storia da raccontare alle spalle, proprio lui che ha sconfitto un tumore: “La malattia ti fa capire tante cose e l’averla sconfitta ti dà forza e coraggio, anche in campo. Così è stato in semifinale, a Rio, contro i Russi. Dopo aver perso il primo set non mi sono demoralizzato. Mi sono detto: ‘Dani, un anno fa eri in ospedale e adesso sei qui. Divertiamoci’”.
Infine un pensiero sulla sua squadra del cuore, la Roma e a quell’idolo che tifa da sempre, Francesco Totti: “Il mio idolo è Francesco Totti. L’ho sempre sostenuto e spero che continui a giocare ancora per molto tempo. Non ho avuto il piacere di conoscerlo ma spero di farlo presto. E’ un grande campione e può insegnarmi molto” ha concluso.