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E’ un’Italia semplicemente da impazzire. In un solo giorno portiamo a casa cinque medaglie, una d’oro, una d’argento e tre di bronzo e il medagliere raggiunge quota 35. Meglio rispetto a Rio, Londra, Pechino, Atene, come Sydney. Inutile andare ulteriormente a ritroso, siamo a un passo dal record: a 36, infatti, Los Angeles 1932 e i Giochi di Roma del 1960. Ne manca solo una, la speranza è che possa arrivare presto, del resto sono tante le carte, tra karate, lotta, ciclismo e quant’altro, che possiamo ancora giocarci negli ultimi tre giorni di gare a Tokyo 2020. E non è tutto: si conferma una striscia incredibile da parte del Team Italia, visto che non è trascorso un solo giorno da sabato 24 luglio, prima giornata in cui si assegnavano le medaglie, in cui non ne abbiamo portata a casa almeno una.
Con le cinque di oggi il bottino si rimpingua ulteriormente e si mettono a tacere definitivamente gli ormai pochi disfattisti. Sette ori sono un ottimo bottino, se ne arrivassero altri due sarebbe sicuramente meglio, ma in virtù di un mucchio di medaglie degli altri metalli ci si può accontentare, specie se si considerano i fallimenti nella scherma e negli sport di squadre che ne hanno sottratta qualcuna. Nel giorno più ricco per il medagliere, aperto dallo splendido bronzo di Gregorio Paltrinieri che in piena notte è riuscito a battere la mononucleosi, la sfortuna e la stanchezza conquistando una storica medaglia (terzo di sempre a ottenerne una nella stessa edizione sia in vasca che nelle acque libere), spicca l’oro forse inaspettato ma meritatissimo per Massimo Stano, marciatore pugliese capace di sbaragliare la concorrenza e di vincere la 20 km nipponica. La sua storia, poi, non è banale: il padre è stato colto da un ictus ed è semiparalizzato, ma che gioia per lui vedere il figlio salire sul tetto del mondo, lui che per sposare la sua ragazza musulmana si è convertito anche all’Islam. Una prova d’amore non indifferente, amore soprattutto per l’Italia alla quale regala un super oro.
Ed è stato meraviglioso anche Manfredi Rizza, che è letteralmente volato sull’acqua con la sua canoa sprint, non agguantando l’oro per un soffio. Ma l’argento, specie dopo aver dovuto fare i conti con il Covid-19, è un riconoscimento pazzesco, anche per l’intero movimento azzurro delle pagaie. Chiudiamo con gli ultimi due bronzi di giornata: Elia Viviani difendeva il titolo olimpico nell’Omnium, ma dopo le prime due delle quattro specialità si trovava in basso e sembrava non essere completamente giornata. Il veronese, però, ha compiuto un vero miracolo portando a casa, con una rimonta ai limiti della fantascienza, almeno il bronzo. E che soddisfazione poi nel karate, che nell’esordio olimpico vede Viviana Bottaro mettere al collo il bronzo nel kate, una disciplina probabilmente di difficile comprensione, ma poco importa visto che ci regala la medaglia numero 35 della spedizione. E ne manca solo una al record…
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