Euro 2016

Euro 2016: le pagelle di Francia – Irlanda

Antoine Griezmann - Foto profilo ufficiale instagram

A Lione, la Francia di Deschamps soffre nel primo tempo, immediatamente sotto nel punteggio per un rigore trasformato da Brady, ma viene salvata nella ripresa da una doppietta di Griezmann (58’ e 61’). La nazionale transalpina attende la vincente di Inghilterra-Islanda nei quarti di finale.

FRANCIA

Lloris 6
Due buoni interventi su Murphy e McClean.

Sagna 6.5
Dolce cross per Griezmann in occasione del pareggio. Molto più presente di Evra in fase di spinta.

Rami 5
L’Irlanda non brilla per qualità offensiva, ma i centrali francesi sono messi in costante difficoltà dall’aggressività impetuosa di Long e Murphy. Lenti e poco precisi anche nel far ripartire l’azione. Rami si segnala anche per banali disattenzioni.

Koscielny 5
In ritardo nelle chiusure, in difficoltà fisica nel confronto con Long. Male.

Evra 6
Poco appariscente in avanti, si limita a una diligente fase difensiva.

Pogba 6
Dopo Evra e Lichtsteiner, terzo juventino che concede un rigore agli avversari in questo Europeo. Troppo irruente su Long, penalty ineccepibile. Prova allora a caricarsi la squadra sulle spalle. Qualche bella giocata in mezzo al campo, ma troppo lontano dalla porta per essere pungente. Il suo immenso talento pecca ancora di poca concretezza.

Kantè 5
Paga colpe non sue. Centrale di un centrocampo a tre di scarsa inventiva, si trova costretto a fare gioco pur essendo un interditore. Soffre anche fisicamente la grinta irlandese. Ammonito, sostituito da Coman a inizio ripresa. E la partita cambia. (46’ Coman 6.5 – confusionario. Ma anche il suo ingresso contribuisce a cambiare il volto della partita. 93’ Sissoko s.v.)

Matuidi 5.5
Il demerito principale di Deschamps è non aver saputo valorizzare le qualità dei suoi giocatori. Matuidi è l’emblema. Da mezzala destra di centrocampo sembra spaesato, incapace di velocizzare la manovra e impossibilitato dall’esaltare la sua capacità di inserimento. Meglio nella ripresa spostato a sinistra.

Griezmann 8
Il salvatore della patria. Nel primo tempo è il più volenteroso dei trequartisti francesi. A tratti un po’ lezioso, viene però spesso coinvolto nelle azioni offensive. Con la doppietta della ripresa lancia la squadra nei quarti di finale. Protagonista anche dell’espulsione di Duffy. Randolph gli nega la tripletta.

Giroud 6
Non una gran partita. Perde spesso i duelli aerei con Duffy e Keogh, ma ne vince due importanti, in occasione del secondo gol di Griezmann e dell’espulsione di Duffy. Dal centravanti della Francia ci si aspetta però di più sotto porta. (73’ Gignac 6 – entra in un momento della partita favorevole. L’Irlanda ha perso coesione tra i reparti e le occasioni da gol fioccano. Sfortunato in occasione della traversa, impreciso nelle altre circostanze.)

Payet 6
Dopo un girone da trascinatore, in parziale ombra sotto il sole di Lione. Si accende a tratti, ma è meno incisivo delle partite passate.

Allenatore: Didier Deschamps 5.5
È dalla prima partita che i problemi della Francia son palesi. L’Irlanda segna dopo due minuti e si chiude dentro la propria metà-campo, evidenziando per l’ennesima volta i limiti qualitativi del centrocampo transalpino. Né Kante né Matuidi sono in grado di verticalizzare, Pogba ha caratteristiche diverse. Rimedia nel secondo tempo con la sostituzione del giocatore del Leicester, ma dalla prossima partita non potrà permettersi di sprecare 45 minuti.

IRLANDA

Randolph 6.5
Poco spazio per i fotografi, ma sempre ben piazzato e concreto negli interventi. Incolpevole in occasione dei gol.

Coleman 6
È il meno sollecitato nella fase difensiva irlandese. Evra non si fa mai vivo, Payet raramente lo punta nell’uno contro uno.

Keogh 5.5
Con Duffy, impeccabile nel primo tempo. Perde il duello aereo con Giroud in occasione del secondo gol francese. E nella ripresa balla ripetutamente.

Duffy 5
Splendida prestazione nel primo tempo. Disastroso nella ripresa, perde Griezmann nel primo gol ed è mal posizionato nel secondo. Compromette con l’espulsione le possibilità di recupero della sua squadra.

Ward 5.5
Poco in difficoltà per 45 minuti. Con l’ingresso di Coman e le proiezioni offensive di Sagna, inizia ad accusare fastidiosi mal di testa.

Brady 6.5
Dopo la spizzata decisiva che ha portato l’Irlanda agli ottavi, chirurgico dal dischetto. L’Irlanda sogna col suo gol, ma è un’illusione che dura 58 minuti.

McCarthy 6.5
Sostanziosa prestazione del centrocampista di O’Neill. Nel primo tempo l’Irlanda si impone fisicamente, trascinata dalla sua grinta e da quella di Hendrick. (71’ Hoolahan 5.5)

Hendrick 6.5
Come sopra, eccellente fase di dinamismo nel primo tempo, ha fiato da spendere anche in qualche ripartenza offensiva. Cala progressivamente, e l’uno-due francese taglia le gambe.

McClean 6.5
Buona prestazione per 60 minuti, spesso passano da lui le rare azioni offensive dell’Irlanda. Con l’espulsione di Duffy, è il sacrificato per l’ingresso di un altro centrale difensivo. (68’ O’Shea 6)

Long 6.5
Prestazione di straordinaria generosità. Combatte con tutti, onnipresente in ogni zona del campo. Arretra fino alla propria area di rigore per aiutare i compagni. Irriducibile.

Murphy 6
Vicino al gol del 2-0 con una bella girata in area. (65’ Walters 6)

Allenatore: Martin O’Neill 6.5
Lezione tattica a Deschamps nel primo tempo. Con una partenza sprint, la squadra è brava e fortunata a trovare il vantaggio. Da lì, può impostare la partita voluta, undici uomini dietro la linea del pallone a lottare con determinazione e spirito patriottico. Partita ben preparata e ben interpretata. L’Irlanda esce sconfitta per un evidente divario tecnico, e per qualche disattenzione banale in occasione dei gol avversari.

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