Formula 1

Red Bull, ancora guai a Singapore: Verstappen senza benzina, Leclerc ringrazia e trova l’ennesima pole

Charles Leclerc
Charles Leclerc - Foto LiveMedia/Florent Gooden / Dppi/DPPI

Singapore da incubo per la Red Bull (fin qui). Dopo lo scoppio del caso del budget cap sforato, con la richiesta di pene esemplari da parte degli altri team (Una multa salata? Addirittura punti tolti nel Mondiale con rischio di revisione delle classifiche 2021 e 2022? Ai posteri l’ardua sentenza), anche in pista tanta fatica per la scuderia austriaca, che vive delle qualifiche al limite dell’assurdo con Max Verstappen. Primi due settori nel Q3 da pole e alza il piede, ritenta nel giro successivo e sembrava anche qui da pole, ma viene richiamato ai box. Finita la benzina, altre nubi nere sulla casa di Milton Keynes che adesso dovrà pensare, oltre al grattacapo dato da motivi extra-pista, anche a come concretizzare l’ennesima rimonta, visto che il fuoriclasse olandese partirà soltanto dalla quarta fila, in ottava piazza, altro che sogno di chiudere il Mondiale qua. E giustamente si arrabbia: “Inaccettabile che il team non sappia quanta benzina abbiamo”, primi stracci che volano alle vere difficoltà stagionali arrivate tutte insieme.

Insomma, ad approfittarne è la Ferrari, che dopo aver toccato il fondo, seppur in una stagione comunque del riscatto, tra il Belgio, l’Olanda e purtroppo in parte anche a Monza, conferma di aver raddrizzato il tiro e in un circuito favorevole come quello di Marina Bay stampa la pole position con un super Charles Leclerc. Non sbaglia nulla il monegasco e scatterà ancora una volta dalla prima casella: con questa in diciassette qualifiche sono ben nove le pole, a fronte però della miseria di tre vittorie stagionali del classe 1997. Mai come stavolta, però, la sensazione è che si possa domani sfruttare le circostanze favorevoli e tornare così alla vittoria, che manca dal GP d’Austria. Poi, solo sorrisi per Verstappen. Discreto anche Sainz, quarto, mentre per una volta Sergio Perez riesce a salvare la baracca in casa Red Bull e scatterà dalla prima fila. Se Lewis Hamilton partirà dalla seconda casella, invece, lo stabiliranno gli steward che lo hanno convocato per via del piercing al naso: non si può tenere al volante e rischia un’assurda penalità. Oltre a fare i conti con gli autosabotaggi interni visti quest’anno purtroppo in casa Ferrari, c’è anche la pioggia che rischia di sparigliare le carte: a Montecarlo, su un altro circuito cittadino, era arrivato un patatrac con la pole di Charles, stavolta bisogna dimostrare di aver imparato dagli errori.

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