Formula 1

George Russell in Mercedes: ma il test della verità è per Valtteri Bottas

George Russell contro Valtteri Bottas, round 1. Il Gran Premio di Sakhir, in assenza del campione del mondo Lewis Hamilton, rappresenterà un vero e proprio banco di prova per la Mercedes. Si corre in Bahrain ma con una conformazione di tracciato differente che porterà team e piloti a chiudere un singolo giro nel deserto di Manama in meno di un minuto. Si accorcia la pista e si restringono anche le possibilità di conquistare quel decimo in più rispetto agli avversari che sabato scorso ha permesso al team tedesco di monopolizzare la prima fila.

Ma competitività della monoposto a parte, per la quale pochi hanno dei dubbi, la Mercedes si presenterà con una line-up differente, cosa che non accadeva dal campionato 2016 nel bel mezzo della faida tra Hamilton e Rosberg. Questa volta sarà Russell contro Bottas, freschezza contro esperienza, talento contro solidità. Non c’è alcun dubbio sul fatto che nell’era post Rosberg la Mercedes abbia scelto il miglior pilota per fare il secondo di un fuoriclasse come Hamilton, agevolandogli la vittoria nelle annate 2017 e 2018 con una Ferrari competitiva. Ora, però, è arrivato il momento di dimostrare quel qualcosa in più in assenza del britannico.

Sembrerà paradossale ma è proprio così, il test della verità è per Bottas e non per Russell. Il giovane britannico, nato il 15 febbraio 1998, ha nove anni in meno del finlandese. In carriera vanta i titoli della GP3 e della F2 ma in Formula 1 con una Williams poco brillante è ancora alla ricerca del primo punto. Per lui la Mercedes rappresenterà una possibilità di mostrare al mondo intero che non ha nulla da invidiare ai vari Leclerc, Norris, Albon (peraltro suoi grandi amici) in termini di qualità e talento. Una possibilità che dovrà essere sfruttata per concretizzare una promozione che in tanti già avevano pronosticato per il prossimo anno ma che ancora non è tramontata, in attesa di ricevere notizie dal fronte rinnovo per Hamilton.

Russell guiderà scarico di pensieri e con il giusto entusiasmo per fare bene con l’obiettivo di conquistare i suoi primi punti e chissà, mettendo nel mirino podio e (perché no) anche vittoria. Difficile ipotizzare ciò che il giovane britannico, in poche ore di prove con una nuova macchina, potrà fare. Ciò che ci si aspetta, invece, è una reazione d’orgoglio da parte di Bottas dopo le ultime due gare orrende tra Turchia e Bahrain. Perso il campionato piloti con oltre 100 punti e minacciato da Verstappen per il secondo posto, per Valtteri è giunto è il test della verità. Solamente 9 vittorie in F1 a fronte di 15 pole position. Tenere testa a Hamilton non è facile, battere un ragazzo alla prima esperienza in Mercedes a stagione in corso è d’obbligo.

SportFace