Ciclismo

Pagelle settima tappa Tour de France 2022: Pogacar è un cannibale, Vingegaard ci prova

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

Ieri alieno, oggi cannibale. La costante è una, che questi aggettivi sono riferiti a Tadej Pogacar, che dopo aver dominato gli ultimi due Tour de France vuole fare lo stesso quest’anno: ecco di seguito le pagelle della settima tappa della Grande Boucle. Una vittoria ieri con un numero da circo con cui ha battuto Matthews in volata, oggi si ripete nell’arrivo a due con Jonas Vingegaard, l’unico che ha provato ad attaccare sulla salita durissima della Super Planche des Belles Filles. Niente da fare però, il fuoriclasse dell’UAE non si scompone, riprende le ruote e decide anche di andare a vincerla. Due di fila, la maglia gialla sempre più sua.

POGACAR voto 10 Semplicemente perfetto, gestisce bene i mancati attacchi dei rivali, poi nell’ultimo km quando ci prova Vingegaard tiene le ruote col suo passo per poi bruciare il danese in progressione. E’ un dominatore, la maglia gialla sempre più cucita sulla pelle.

VINGEGAARD voto 9 Quantomeno è l’unico dei big a provare a mettere in difficoltà Pogacar, senza riuscirci, anzi, finendo per perdere quattro secondi, visto che se non fosse scattato probabilmente avrebbe vinto Kamna. Ma a lui vanno dei meriti, per il coraggio e per il fatto che ha mostrato buona gamba e avvertito lo sloveno.

KAMNA voto 8 Era un’azione meravigliosa la sua, avrebbe meritato più fortuna. Peccato però che nel finale siano mancate le gambe per terminare la sua piccola impresa, se fosse finita 200 metri prima avrebbe vinto una frazione iconica. Ma ha dato spettacolo.

ROGLIC voto 7.5 Dopo lo spavento degli scorsi giorni, lo sloveno c’è e prova a tenere. Non è in grandissima forma, ma allo stesso tempo è ancora lì in classifica e questo è già un pregio a un terzo di Tour.

VLASOV voto 5 D’incanto si stacca e in classifica affonda. Nessuno si aspettava che non potesse tenere il ritmo blando dei big sulle pendenze più aspre della Planche, invece niente da fare per lui: mancava la gamba oggi.

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