Ciclismo

Giro d’Italia 2016, nel giorno del ritiro di Landa vince Giulio Ciccone. Jungels in rosa

Bob Jungels - Foto filip bossuyt CC BY 2.0

Fuoco e fiamme sulle salite dell’Appennino Tosco-emiliano. Eroe di giornata è Giulio Ciccone, 21enne abruzzese della Bardiani-CSF, che trionfa al termine di una tappa estremamente movimentata. Cambio anche al vertice della classifica generale: Gianluca Brambilla cede la maglia rosa al compagno di squadra Bob Jungels, primo lussemburghese a indossare il simbolo del primato al Giro dai tempi di Charly Gaul (“L’Angelo della Montagna”, che vinse la Corsa Rosa nel 1956 e nel 1959). Benché i favoriti per la vittoria finale oggi rimangano sostanzialmente in panchina, i 219 chilometri da Campi Bisenzio a Sestola regalano sorprese a non finire, su tutte, l’uscita di scena di uno dei grandi favoriti. Lungo l’ascesa al primo Gran Premio della Montagna di giornata, il Passo della Collina (3ª categoria), arriva infatti il primo colpo di scena: Mikel Landa, in crisi nera, si stacca dal gruppo e va alla deriva; al km 66, segnalato ormai a oltre 6′, abbandona la corsa. Causa del malessere dello scalatore basco, a detta del medico del Team Sky, una gastroenterite virale: manifestatasi la notte scorsa, oggi questa costringe alla resa il terzo classificato del Giro 2015.

Tra i più attivi sulla prima salita di giornata, Giovanni Visconti (Movistar Team), che va all’attacco e transita per primo sul GPM; su di lui si riportano poi Przemysław Niemiec (Lampre-Merida) e Nicola Boem (Bardiani-CSF), ma quest’ultimo presto si stacca (per aiutare i compagni all’inseguimento) e al comando restano in due, mentre dal gruppo escono anche Giulio Ciccone, Darwin Atapuma (BMC Racing Team) e il solito, generosissimo, Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini). Visconti e Niemiec vengono poi ripresi, e al comando si forma un drappello di tredici corridori: ai sei già citati, si aggiungono Guillaume Bonnafond (AG2R La Mondiale), Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), Nathan Brown (Cannondale Pro Cycling Team), Georg Preidler (Team Giant-Alpecin), Egor Silin (Team Katusha), Ivan Rovny (Tinkoff) e Riccardo Zoidl (Trek-Segafredo).

Sulle prime rampe dell’impegnativa salita che conduce a Pian del Falco (GPM di 1ª categoria), l’attacco di Preidler, inseguito da Bonnafond e Atapuma, con il colombiano che si libera presto della compagnia del francese; ma presto quest’ultimo rientra insieme a Cunego, Pirazzi e Ciccone. I tre italiani staccano i due, e, raggiunto anche Preidler, rimangono soli al comando. Cunego transita per primo sul GPM, conquistando ben 35 punti nella speciale classifica e tornando in possesso della maglia azzurra, suo obiettivo in questa edizione del Giro. Dietro, nel frattempo, inizia a tirare l’Astana; Gianluca Brambilla, la maglia rosa, è in difficoltà. Lungo la discesa, piuttosto tecnica, un errore di Pirazzi penalizza Cunego: ad approfittarne è Ciccone, che si avvantaggia e acquisisce un buon margine. In seguito Pirazzi cade ed è tagliato fuori, mentre Cunego viene ripreso dai più immediati inseguitori. Nel frattempo Brambilla, eccellente discesista, si riporta sul gruppo dei migliori, dal quale esce però il costaricano Andrey Amador (Movistar Team); questi, poco distante in classifica, è a caccia della maglia rosa.

Capendo di non avere forze sufficienti a difendere per sé il simbolo del primato, con un atto di estrema generosità il vincitore della tappa di Arezzo si mette allora al servizio del compagno di squadra Bob Jungels, per far sì che la maglia rosa resti quantomeno in casa Etixx-QuickStep. Il generoso “sacrificio” di Brambilla e la bagarre che si scatena nel finale – lungo la salita (invero piuttosto pedalabile) che conduce al traguardo di Sestola – consentono al gruppo comprendente gli uomini di classifica di ricucire quasi interamente il distacco da Amador; così il lussemburghese – già meglia bianca di miglior giovane – conquista anche la maglia rosa. In testa alla corsa si compie intanto l’impresa di Giulio Ciccone: grazie alle spiccate doti di scalatore, il giovane abruzzese conserva il vantaggio accumulato, mentre vano è il tentativo di rimonta del russo Ivan Rovny, che nel frattempo ha staccato gli altri inseguitori, ma deve accontentarsi della piazza d’onore. Ciccone coglie così la sua prima grande vittoria tra i professionisti, e lo fa entrando nella storia: all’età di 21 anni, 4 mesi e 27 giorni, è il terzo più giovane vincitore di tappa in novantanove edizioni del Giro d’Italia.

Nel giorno in cui il Giro perde un pretendente alla vittoria finale, gli altri uomini di classifica ricorrono a una tattica attendista e osservano quasi “da spettatori” lo svolgersi degli eventi. Da segnalare tuttavia, in vista del traguardo, il consueto sprint di Alejandro Valverde, che ancora una volta rosicchia 4” a Vincenzo Nibali. Indubbiamente un’inezia – soprattutto alla luce di quanto i protagonisti della Corsa Rosa dovranno affrontare a partire dal prossimo weekend – ma anche un segnale inequivocabile di quale battaglia li attenderà quando le salite si faranno più lunghe, le pendenze più aspre, e i 2000 metri di quota verranno abbondantemente superati. Esce definitivamente dalla classifica , Tom Dumoulin, giunto a 13 minuti dal vincitore.

Per conoscere le classifiche aggiornate dopo la decima frazione cliccare qui, mentre a questo link potete trovare tutte le dichiarazioni dei protagonisti. Di seguito la diretta scritta della giornata odierna a cura di Sportface.it.

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17.15 – Ordine di arrivo.

17.13 – Un dato sulla maglia rosa.

17.05 – Invece no, un grande recupero del gruppo di Bob Jungels permette proprio al lussemburghese di rubare la maglia rosa prima a Brambilla e poi ad Amador.

17.04 – Terzo posto per il colombiano Atapuma a 1:20. Quarto Brown, quinto Cunego, sesto e settimo Giovanni Visconti ed Andrea Amador. Quest’ultimo probabile nuova maglia rosa.

17.02 – Vittoria, la prima in carriera al Giro d’Italia, per Giulio Ciccone! Secondo posto a 41 secondi per il russo Rovnyi.

17.00 – Qualche difficoltà anche per Ciccone, ora sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, ma Rovnyi non dovrebbe riuscire a riprenderlo.

16.58 – In forte difficoltà la maglia rosa Brambilla. Ciccone a 1.5km dal traguardo.

16.55 – 3km al traguardo. Ciccone sempre in testa. Rovnyi a 33 secondi. A 90 secondi gli altri inseguitori. Virtualmente maglia rosa è ora Amador, per qualche secondo tu Brambilla che la indossa.

16.54 – Ciccone continua la salita solitaria verso il traguardo. 4km al traguardo.

16.47 – Brambilla ha ripreso il gruppo di Nibali. Ciccone sta per cominciare gli ultimi 7km di salita verso Sestola ed il traguardo.

16.44 – Ciccone ha 12 secondi su Cunego, mentre è scivolato senza conseguenze Pirazzi. Gruppo Nibali a 2:17, maglia rosa a 2:30.

16.42 – Maglia rosa, Brambilla, che cerca di recuperare terreno sul suo terreno di caccia preferito, la discesa. Ciccone continua a guadagnare sui due diretti inseguitori.

16.40 – Gruppo di Nibali a meno di 3 minuti dal terzetto di testa. Davanti Ciccone si trova molto più a suo agio in discesa.

16.37 – G.P.M Pian di Falco di 1a categoria: passa per primo Damiano Cunego, che di conseguenza si prenderà anche la maglia azzurra. Dietro di lui Ciccone e Pirazzi. Ora la discesa verso l’ultima salita verso Sestola, di 3a categoria.

16.34 – Ciccone, Cunego e Pirazzi, terzetto italiano, scatta e lascia sul posto gli altri tre. Manca un chilometro alla fine della salita.

16.30 – Gruppo della maglia rosa sgretolato dalla salita molto faticosa. Preidler è stato raggiunto da Cunego, Atapuma, Ciccone, Pirazzi e Pozzovivo. Ora sono in 6 in testa con qualche secondo su un terzetto. Mancano 17.5km

16.23 – Prediler passa da Sestola, a 5km dal G.P.M. Ora il gruppo di inseguitori è composto da 10 ciclisti, che si trovano a 26 secondi. Maglia rosa ora di nuovo a 4 minuti di ritardo. Manca ancora un tratto molto duro prima di Pian del Falco.

16.19 – A 23km all’arrivo e 7 al G.P.M. di 1a categoria di Pian del Falco, è sempre Preidler a comandare, con 28 secondi su Atapuma, raggiunto da Cunego e Bonnafond ed altri tre corridori. Maglia rosa a 3:49.

16.10 – Ancora da solo Preidler quando mancano 28km all’arrivo e 12km al G.P.M. Dietro Atapuma ha staccato Bonnafond e si trova a circa 30 secondi dall’austriaco. Maglia rosa a 3:45.

16.00 – Si spacca il gruppo in testa. Preidler scatta ed è da solo in testa, con una trentina di secondi su Atapuma e Bonnafond. Poco più dietro gli altri 9. Maglia rosa è ora 4:45.

15.48 – Quando mancano 41km al traguardo, non cambia la situazione. Boem a 2 minuti dalla testa, maglia rosa ora a 4:10. I fuggitivi stanno per cominciare la discesa che porta alla salita verso Pian del Falco, prima categoria.

15.37 – Restano in 12 al comando, perché Boem si stacca dal gruppo. La maglia rosa è a 4:25 dalla testa.

15.27 – Questi i 13 al comando: gli azzurri Pirazzi, Visconti, Boem, Ciccone e Cunego e gli stranieri Niemiec, Atapuma, Zoidl, Rovnyi, Bonnafond, Preidler, Silin e Brown.

15.25 – 55km al traguardo e non è cambiata la situazione sull’asfalto. Da segnalare però il nuovo allungo del gruppo di testa, tornato a più di 5 minuti di vantaggio.

15.13 – Cominciano ad andare forte dietro: il gruppo della maglia rosa guadagna una trentina di secondi ed ora si trova a 4:45 di ritardo dal gruppo di testa, ora vicino alla salita per raggiungere Polinago. 62km al traguardo.

15.03 – 67 km all’arrivo. Si è compattato il gruppo di testa, con i 10 inseguitori che sono riusciti ad assorbire i fuggitivi. Sono ora in 13 in testa alla corsa, con 5:18 sul gruppo della maglia rosa.

14.48 – Scattano in due, tra cui Giovanni Visconti, e lasciano indietro Nicola Boem. Boem ha 1:48 di vantaggi sui 10 inseguitori. Gruppo maglia rosa a più di 5 minuti. La testa della corsa è a 80km dal traguardo.

14.29 – Terzetto di testa arrivato a Serramazzoni. Ad 85 km dal traguardo, hanno ancora 1:40 di vantaggio sui 10 inseguitori e 4:05 sulla maglia rosa ed il suo gruppo.

14.19 – 90km al traguardo. I tre in testa sono sulla salita verso Serramazzoni ed hanno 1:40 di vantaggio sul gruppo di 10 inseguitori. Gruppo maglia rosa a 4:11 dalla testa.

14.11 – I corridori si stanno avvicinando alle ultime due salite impegnative, ma soprattutto all’ultima discesa molto impegnativa, ricca di curve. Sono stati addirittura posizionati dei materassi sui muri della case in certi punti complicati.

13.58 – I tre in fuga hanno 1:42 di vantaggio sugli inseguitori, il gruppo è a quasi 4 minuti

13.44 – Il gruppo è a quasi 4 minuti dai battistrada, quando siamo praticamente a metà corsa: 110 km all’arrivo

13.33 – Il Team Sky parla di malattia, anche se non viene specificata di che tipo

13.31 – Landa si ritira! Colpo di scena al Giro d’Italia

13.27 – I tre battistrada sono stati raggiunti dal gruppetto di inseguitori capitanato da Cunego: in testa dunque troviamo 8 fuggitivi

13.18 – GPM di Pietracolora: primo Visconti, secondo Boem, terzo Noemec e quarto Cunego

13.10 – Quando mancano 3 km al secondo GPM il vantaggio dei tre battistrada è di due minuti e mezzo sui tre inseguitori e di quasi tre minuti sul gruppo maglia rosa. Oltre sette minuti di ritardo per un Landa sempre più in difficoltà

13.07 – Ecco i tre in fuga

13.05 – Visconti, Boem e Niemec stanno affrontando la salita di Pietracolora, terza categoria. Dal gruppo maglia rosa Ciccone, Atapuma e Cunego stanno cercando di ricucire lo strappo con i tre fuggitivi

12.57 – Per adesso è un mistero il ritardo di Landa che continua a perdere in maniera incredibile

12.52 – Una presenza nota sulle strade del Giro:

12.48 – Sono già 6 i minuti di ritardo di Landa

12.43 – Il vantaggio sta aumentando sensibilmente: adesso è di un minuto e dieci quando siamo al km 59

12.37 – Si è formato un terzetto al comando con Visconti, Boem e Niemec. I tre hanno circa una trentina di secondi sul gruppo

12.35 – Al primo GPM di giornata: Visconti, Wellens e Rovny

12.20 – Sulla prima salita di giornata, Passo della Collina, Visconti è partito all’attacco. All’inseguimento Bongiorno. Mentre Landa si è distanziato dal resto del gruppo, subito in difficoltà

12.15 – Alla partenza non si sono presentati Tcatevich e Cancellara che così abbandonano la corsa

 

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