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Voleva subito riscattarsi dopo la caduta di tre giorni fa a Montalto di Castro e Fernando Gaviria (Quickstep Floors) riesce a farlo appieno battendo il campione del mondo Peter Sagan in un duello che molto probabilmente sarà lo stesso che vedremo sabato alla Milano-Sanremo. Si piazza in terza posizione Jasper Stuyven (Trek Segafredo) davanti a Matteo Trentin, che aveva tirato la volata al colombiano, Jens Debuscherre (Lotto Soudal) ed Elia Viviani (Team Sky). Nairo Quintana (Movistar) rimane tranquillamente al comando della generale davanti a Pinot e Dennis.
La sesta tappa della Tirreno-Adriatico (Ascoli Piceno-Civitanova Marche,168 km) è l’ultima tappa in linea della 52ma edizione della corsa dei due mari. Questa frazione rappresenta l’ultima occasione per i velocisti presenti in gara, anche se la volata a gruppo compatto non è così scontata vista la presenza di uno strappo a Civitanova Alta a soli 3,5 km dalla conclusione. Per quanto riguarda i GPM, oggi ne è previsto solamente uno, quello di Pollenza dopo 84 km, che già oggi assegnerà la maglia di migliore scalatore.
Il via della tappa viene dato alle 12.20 senza Roman Kreuziger (Orica Scott) e Valerio Agnoli (Bahrain Merida). Il ritmo è subito elevato e dopo 5 km sono in sette a provarci: Ben Gastauer (AG2R La Mondiale), Davide Ballerini e Raffaele Bonusi (Androni), Simone Andreetta e Mirco Maestri (Bardiani CSF), Alan Marangoni (Nippo Vini Fantini) e Jonas Henttala (Novo Nordisk); si lancia all’inseguimento di questi Pavel Kochetkov (Katusha) mentre il gruppo per il momento lascia fare. Il russo raggiunge i battistrada al chilometro 10, e cosi i fuggitivi che ora sono in 8, guadagnano in breve fino a 3 minuti sul gruppo, tirato dalla Movistar.
La media della prima ora è di gara è di 35,5 km/h, molto più bassa di quella di ieri, mentre il vantaggio dei fuggitivi continua ad oscillare tra i 2’30’’ e i 3’ su un gruppo tirato da Lotto Soudal, Dimension Data e Quickstep Floors, di cui non fa più parte Luke Durbridge (Orica Scott): gli australiani rimangono dunque solamente in tre. Alle 14.30 il gruppo viene fermato da un passaggio a livello (i fuggitivi erano passati invece senza problemi) e dopo il passaggio del treno può ripartire circa 3 minuti dopo. I fuggitivi vengono fermati 500 metri prima del GPM, scatenando le proteste di Ballerini non tanto per essere stati fermati ma per il punto di questo stop (poteva essere effettuato dopo il GPM) e vengono fatti ripartire 3 minuti più tardi. Il GPM di Pollenza viene vinto da Marangoni su Ballerini e Gastauer e il corridore dell’Androni grazie a questo secondo posto è ufficialmente il vincitore di questa speciale classifica davanti al corridore della Nippo Vini Fantini. Poco dopo il GPM, avviene nel gruppo una caduta di Diego Rosa (Team Sky) che riparte senza problemi, mentre il vantaggio dei battistrada inizia a diminuire ed a 75 km dal traguardo è di soli 2’15’’. Nel plotone continuano a tirare le squadre dei favoriti di giornata, Dimension Data per Mark Cavendish, Quickstep Floors per Fernando Gaviria e Team Sky per Elia Viviani quando ai 50 km dal traguardo il ritardo del gruppo è solo di 1 minuto e 15’’. Poco prima del traguardo volante di Recanati avviene tra i fuggitivi un’accelerazione di Kochetkov, in seguito alla quale si stacca il corridore della Novo Nordisk Henttalla.
Il traguardo volante della città di Giacomo Leopardi viene vinto da Mirco Maestri davanti a Ben Gastauer e Pavel Kochektov, e grazie a questa vittoria il corridore della Bardiani CSF torna virtualmente in testa alla classifica a punti davanti a Peter Sagan.
In seguito all’accelerazione per il TV, i fuggitivi tornano a guadagnare qualcosa sul gruppo, ora distante 1’35’’ che nel frattempo riprende Henttala. I fuggitivi transitano a 36 km dal traguardo da Loreto mentre il gruppo inizia a guadagnare seriamente su di loro riducendo il gap a soli 50 secondi. Il secondo traguardo volante di Civitanova Marche viene vinto da Mirco Maestri che conquista così altri cinque punti andando a più 8 su Peter Sagan quando il distacco tra battistrada e plotone è ormai solo di 20 secondi.
Ai meno 10 si rialzano Andreetta, Maestri e Bonusi e i fuggitivi rimangono dunque in quattro mentre il gruppo inizia a preparare lo strappo verso Civitanova Alta, unica occasione dove qualcuno potrebbe tentare di anticipare i velocisti. Il primo a muoversi sullo strappo è Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che mette tutto il gruppo in fila indiana facendo staccare Matteo Pelucchi (Bora Hansgrohe) e Tom Boonen (Quickstep Floors). Successsivamente si muovono Fabio Fellline (Trek Segafredo) e Mattia Cattaneo (Androni), che raggiungono Ballerini e Gastaeur e vengono poco dopo raggiunti da Niki Terpstra (Quickstep Floors). Si stacca poi Ballerini mentre in gruppo avvengono anche gli attacchi di Jan Bakelants (AG2R La Mondiale), Peter Sagan (Bora Hansgrohe) e Fernando Gaviria (Quickstep Floors) con Matteo Trentin che controlla il gruppo inseguitore. Nella discesa si forma in testa un quartetto composto da Mohoric, Cattaneo, Terpstra e Felline; poco dopo avviene la caduta dell’uomo della UAE Emirates mentre il gruppo tirato dalla Orica Scott riprende i fuggitivi. Negli ultimi 2000 metri è la Lotto Soudal a mettersi davanti al gruppo con Fernando Gaviria che riesce a prendere la ruota di Peter Sagan mentre risalgono anche Elia Viviani e Sacha Modolo. Nell’ultimo chilometro avviene una frazione in testa al gruppo dove rimangono in 15 ed il primo a partire è proprio il colombiano della Quickstep Floors che nonostante la buona rimonta del campione del mondo riesce a imporsi per la seconda volta nella sua carriera in questa corsa.
Domani tappa conclusiva con la classica cronometro di San Benedetto del Tronto (10,8 km).
Ordine d’arrivo
1. Fernando GAVIRIA
2. Peter SAGAN
3. Jasper STYUVEN
4. Matteo TRENTIN
5. Jens DEBUSCHERRE
6. Elia VIVIANI
7. Scott THWAITES
8. Eduard GROSU
9. Anthony ROUX
10. Jurgen ROELANDTS