Ciclismo

Ciclismo, Eduard Vorganov positivo a test antidoping

Eduard Vorganov - Foto Marianne Casamance CC BY-SA 3.0

L’Unione ciclistica internazionale (Uci) ha annunciato di aver temporaneamente sospeso il corridore della Katiusha Eduard Voganov, risultato positivo a un controllo fuori gara dello scorso 14 gennaio al Meldonium, medicinale anti-ischemico proibito da inizio 2016. Per il team russo è il secondo caso in pochi mesi dopo Luca Paolini (cocaina) al Tour de France 2015. Secondo le nuove regole anti-doping imposte dalla federazione internazionale, la Katiusha, nel caso in cui le controanalisi confermassero la positività, rischia una sospensione tra i 15 e i 45 giorni per recidività.

Il Meldonium, conosciuto anche come mildronato, è un farmaco anti-ischemico fabbricato in Lettonia, fino allo scorso anno autorizzato dall’agenzia anti-doping previa consegna di certificato medico. Da inizio 2016, appurato il suo possibile utilizzo al fine di migliorare le prestazioni sportive, è stato posto all’indice, diventando di fatto un prodotto illegale. Senza nessuna possibilità di giustificazione.

Difficile che il corridore russo possa, quindi, fare affidamento alle neo-illegalità del farmaco e appellarsi a un vizio di forma. Anche perché la Katiusha, con un comunicato emesso in serata, ha confermato che nessun corridore del team ha mai avuto l’autorizzazione a servirsi di tale sostanza. “In coerenza con la politica di tolleranza zero nei confronti del doping – si legge ancora nella nota sul sito ufficiale della squadra – il Team Katusha ha sospeso con effetto immediato Eduard Vorganov. Nel caso in cui l’atleta abbia preso questo prodotto per sua iniziativa personale, il Team Katusha condurrà un’indagine interna, in quanto tale comportamento costituisce una grave violazione del codice comportamentale del team in materia anti-doping”.

Eduard Vorganov, 33 anni e professionista dal 2005, ha vinto nel 2012 la prova in linea del campionato nazionale russo. Vanta anche un 19esimo posto al Tour de France di quell’anno, mentre al Giro d’Italia ha come miglior piazzamento il 29esimo posto del 2009. Venerdì 5 gennaio ha concluso la terza tappa della Vuelta Valenciana proprio in 29esima posizione. Se sarà confermata la positività rischia di essere la sua ultima gara prima di uno stop forzato. Un grosso guaio per la sua carriera e anche per il team russo, a serio rischio sospensione.

SportFace