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Sabato 1 ottobre è il gran giorno del Giro di Lombardia 2016, ultima classica Monumento stagionale che Sportface.it seguirà con la diretta scritta. Alla spettacolare corsa di un giorno autunnale parteciperanno diversi nomi di grido, anche se spicca l’assenza di Vincenzo Nibali. Il vincitore dell’edizione 2015 non ha ancora recuperato dalla frattura alla clavicola rimediata a Rio 2016 ed è costretto a dare forfait. Andiamo a scoprire nel dettaglio il percorso e i grandi favoriti del Lombardia numero 110. CLICCARE QUI per la lista completa degli iscritti, mentre A QUESTO LINK potete consultare orari e diretta tv.
IL PERCORSO – Si parte da Como e si arriva a Bergamo dopo 240 chilometri. L’ascesa simbolo del Lombardia, il Ghisallo, è posta al chilometro 56: si tratta di 8.5 km al 6% di pendenza media e punte del 14%. La seconda salita di rilievo è il Valico di Valcava: sono 11.6 chilometri duri dall’inizio alla fine, con una pendenza media dell’8% e una massima che raggiunge il 17%. Servirà a compiere una prima importante selezione, anche se allo scollinamento mancheranno 98 km al traguardo. Segue una lunga discesa verso il rifornimento di Ponte Giurino. Passato il Berbenno, ecco la salita di Sant’Antonio Abbandonato, 6.5 km all’8.9% e punte del 15%. Giusto il tempo di respirare con una discesa di 8 chilometri e sarà già il momento di affrontare il Miragolo San Salvatore, 8.7 km al 7% di pendenza media. L’ultima asperità che condurrà i corridori a Selvino è sulla carta meno impegnativa delle precedenti, ma verrà affrontata dopo oltre 200 km di fatiche. In cima mancheranno 28 chilometri al traguardo di Bergamo, 15 dei quali in discesa.
FAVORITI – L’albo d’oro della corsa non mente: il Lombardia è una classica esigente, che spesso vede trionfare grandi corridori. Difficile, anche dando un’occhiata al tracciato dell’edizione 2016, pensare a nomi di secondo piano. In assenza di Vincenzo Nibali, il capitano dell’Astana sarà Fabio Aru, che è reduce da un 4° posto al Giro dell’Emilia ed è ancora alla ricerca del primo successo in una corsa di un giorno. Il campione della Vuelta 2015 è chiamato a una nuova battaglia con i “colombiani terribili”, Esteban Chaves (Orica), in gran forma dopo la vittoria sul San Luca di sabato scorso e Rigoberto Uran (Cannondale). Occhio anche a Romain Bardet (Ag2r), che ha i numeri giusti per tentare un affondo sull’ultima salita di giornata e poi forzare in discesa. All’ultimo Tour de France il gioiellino transalpino ha vinto la tappa di Saint-Gervais Mont Blanc con un attacco di questo tipo. Impossibile non menzionare due fuoriclasse come Alejandro Valverde (Movistar) e Joaquim “Purito” Rodriguez (Katusha), dominatore della corsa tra il 2012 e il 2013. Sempre restando in casa Spagna, invece, è arrivato il forfait in extremis di Alberto Contador, messo ko da un attacco influenzale.
Altri nomi interessanti sono quelli dei Bmc Darwin Atapuma, Philippe Gilbert (due volte vincitore del Lombardia nel 2009 e 2010) e Samuel Sanchez, dell’irlandese della Etixx-Quick Step Daniel Martin (vincitore nel 2014) e del portoghese della Lampre-Merida Rui Costa. Per quanto riguarda gli italiani, Aru a parte, le speranze sono riposte nel giovane Davide Formolo, che però dovrebbe essere soltanto la seconda carta in casa Cannondale dopo Rigoberto Uran. Difficile aspettarsi un exploit da Damiano Cunego, uno che di Lombardia ne ha portati a casa tre in carriera. L’ultimo successo risale, però, al 2008 e il veronese sembra in fase calante.