Serie A

Vergogna a San Siro, Curva Nord in lutto: persone e bambini costretti ad abbandonare lo stadio

Tifosi Curva Nord Inter, San Siro - Foto Antonio Fraioli
Tifosi Curva Nord Inter, San Siro - Foto Antonio Fraioli

Scene incredibili e a dir poco imbarazzanti quelle che si sono viste sugli spalti dello Stadio San Siro ieri sera nel match tra Inter e Sampdoria. Durante la gara infatti è arrivata la notizia che uno dei capi ultras della Curva Nord era stato ucciso in un agguato a Milano a causa di vari traffici di droga che lo avevano coinvolto. Come segno di lutto, gli ultras della curva hanno deciso di abbandonare lo stadio. E non ci sarebbe nulla di male, se non che anche dei normali spettatori che avevano trovato i biglietti in curva per la partita, sono stati costretti a lasciare i loro posti proprio da questi capi ultras. Tutti, senza nessuna distizione, donne e bambini compresi.

Su Twitter infatti si trovano diverse testimonianze. “Quello che è successo questa sera in Curva Nord è vergognoso. Centinaia, migliaia di persone obbligate ad uscire da uno stadio per cui avevano pagato un biglietto, per rispetto nei confronti di un regolamento di conti tra criminali” attacca qualcuno. “I capi ultras della Curva Nord non sono l’Inter. Se ci sono atteggiamenti disgustosi come questi è giusto sottolinearlo ma è sbagliato attaccare l’intera tifoseria” dice qualcun altro. La rabbia è palpabile, anche da chi alla fine è riuscito a rimanere dentro lo stadio, anche se non dalla posizione da lui pagata “La Curva Nord ha obbligato tutti i tifosi lì presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni. Ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultras”. E ancora “La Curva Nord che abbandona lo stadio dopo l’uccisione di un capo ultras, non esattamente uno stinco di santo, e costringe anche chi era lì solo per vedere la partita ad uscire, è una delle pagine più nere nella storia recente del rapporto tra tifoserie organizzate e società”.

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