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Udinese-Milan, Giampaolo: “Suso? Spero resti ma non si sa mai a mercato aperto”

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo - Foto Antonio Fraioli

Marco Giampaolo si è presentato in conferenza stampa a Milanello per presentare i temi della vigilia di Udinese-Milan, esordio sulla panchina rossonera per il tecnico di Giulianova. Tanti gli argomenti affrontati, soprattutto riguardo alcuni singoli. A cominciare da Suso, che l’allenatore abruzzese sta spostando dalla linea esterna alla trequarti: “Su Suso ho espresso un parere tecnico. Ho allenato il calciatore e posso dire quel che penso su di lui. Capello dice che è un esterno? Ha giocato sempre lì e per tutti è un esterno, io stesso avevo qualche dubbio. Ma il calciatore ha dato disponibilità a fare l’esterno e ha giocato bene. I giocatori forti offensivi possono giocare dappertutto. Avrei persino cambiato il sistema di gioco in funzione di Suso, non mi ha mai dato problemi a fare il trequartista. Il mercato non è chiuso, può succedere di tutto”. Sul momento negativo di Piatek Giampaolo prova a minimizzare e svela che sarà lui il rigorista stagionale: “Piatek? Non sono preoccupato. Ha caratteristiche particolari, non lo dobbiamo isolare. Non è uno di manovra ma di profondità, serve dargli un partner lì davanti. In alcuni parametri ha manifestato un livello di fatica più alto, presumo che debba smaltire alcune tossine. Non è riuscito a far gol ma ha avuto occasioni, non mi preoccupa che non abbia ancora segnato. Sarà lui il rigorista”.

Sull’obbiettivo Champions in vista della prossima stagione: “Tante squadre concorrono per la Champions, Milan compreso, ma sono tante e c’è incertezza. I rapporti si sono un po’ assottigliati, il Milan per storia e blasone deve correre per quell’obbiettivo e lo farà insieme ad altre squadre. Magari è per questo che non si batte su questo punto, ma vi garantisco che siamo qui per fare il massimo delle nostre possibilità”. Giampaolo non vuole però parlare di mercato: “Correa? Non lo conosco, non so che dirvi… Andre Silva è condizionato dalle voci di mercato, si è allena bene comunque. Ho la fortuna di lavorare con dirigenti che sono stati anche grandissimi calciatori. Sanno come funzionano le cose nel calcio, quando mi confronto con loro vengono fuori pensieri raffinati. Loro sanno benissimo cosa fare”.

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