Serie A

Serie A: Allegri, la difesa così non va. Ancelotti ritrova il suo Napoli

Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

Ancelotti archivia la cocente delusione in Coppa Italia, Allegri no. Pur confermandosi le regine dei match casalinghi in Serie A, è solo il Napoli a sorridere al termine degli anticipi della ventiduesima giornata di Serie A e la vittoria per 3-0 contro la Sampdoria permette di guardare la classifica con un occhio speranzoso, anche in virtù del 3-3 della Juventus contro il Parma. Trentadue punti a testa collezionati tra le mura amiche per le due prime forze del campionato. Neanche Liverpool (13V, 2N) e Borussia Mönchengladbach (12V, 1N) hanno saputo tra le mura amiche tenere il passo del Napoli imbattuto da diciassette partite casalinghe in campionato. Un record che ne interrompe un altro: non è riuscito ad andare in rete infatti Quagliarella, autore di 16 gol nelle prime 21 giornate di questo campionato e protagonista del primato di gol in partite consecutive (11) come Gabriel Batistuta nel 1994 che resta così coautore del record. Ma oltre alla certezza Milik, il Napoli ritrova Lorenzo Insigne, a secco di gol da tre mesi, e Marek Hamsik (ormai in uscita e che peccato che sia stato un San Paolo semivuoto a salutarlo) bravo a dispensare geometrie in mezzo al campo. Ancelotti è ottimista (“Ho ritrovato il mio Napoli”) nonostante a settembre avesse espresso la speranza di restare in corsa in Champions e in Coppa Italia a febbraio. Una speranza spenta ma il Napoli vuole tenere vivo in campionato e con la Samp il segnale è stato lanciato.

Ancora dati preoccupanti per la Juventus di Massimiliano Allegri costretta a fare i conti con i numerosi infortuni che hanno di fatto messo ko la BBC. Contro il Parma non c’è nemmeno quel cinismo che aveva permesso a Ronaldo e compagni di trionfare contro la Lazio. Con un 3-3 all’Allianz Stadium, arriva così il secondo passo falso in una settimana dopo la sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta: troppo poco per contestare l’operato di Allegri, abbastanza per concentrarsi sul campanello d’allarme che si è acceso. Sono sei i gol subiti in quattro giorni, tanti quanti quelli subiti nelle ultime quindici partite prima del ko dell’Atleti Azzurri d’Italia. Altro che Cristiano Ronaldo, e se fosse in realtà Chiellini il vero alieno di questa squadra? Sul mercato Allegri deve accontentarsi del terzo ritorno di Caceres. Può bastare? Per ora la risposta sta nelle straordinarie prove offensive di Gervinho e Inglese.

Domani sarà il turno di Roma-Milan, big match della ventiduesima giornata di Serie A. Morali radicalmente diversi per le due formazioni: Di Francesco è reduce dallo sconvolgente 7-1 di Firenze in Coppa Italia con una eliminazione che di fatto spegne quasi sicuramente ogni speranza di trofeo al termine della stagione. Alle stelle la condizione di Gattuso capace di riprendere in mano la squadra rossonera, anche con la complicità di un mercato invernale all’altezza della lotta per il quarto posto. Paquetà è un calciatore pronto per la Serie A mentre Piatek ha saputo far dimenticare Higuain con una doppietta superlativa contro il Napoli. San Siro rossonero ha un nuovo re, ora l’impegno all’Olimpico vale già come prova del nove.

 

SportFace