[the_ad id=”10725″]
Juventus – Cagliari che inizia col botto: due reti nel primo tempo e assegnazione del primo rigore della storia del calcio italiano con il VAR, parato guarda caso da sua maestà Gianluigi Buffon.
Il secondo tempo, con il doppio vantaggio della Juventus, si inclina ancor di più a vantaggio dei padroni di casa, che possono sfruttare maggiori spazi.
JUVENTUS:
BUFFON: 7,5 E’ lui il primo portiere italiano a parare un rigore nella storia del calcio italiano assegnato dal VAR. Se non lui, chi? Inizia per lui come meglio non potrebbe il suo ultimo anno da professionista.
LICHTESTEINER 6.5: assist e anche la solita grinta che non passa col tempo. Si becca un cartellino giallo davvero ingeneroso, che non segue la falsa riga della direzione arbitrale.
RUGANI: 6,5 solita eleganza negli interventi e pulizia da vero giocatore da squadra “top”. Non è ovviamente al livello dell’ex Bonucci, ma se continua a lavorare su questi livelli può arrivarci nel giro di qualche tempo.
CHIELLINI: 6 se tocca qualche palla, lo fa soltanto per far girare il pallone, quasi sempre verso A.Sandro. La solita irruenza del difensore toscano che in qualche momento della gara va a stroncare possibili ripartenze nella metà campo avversaria con falli “tattici”.
A.SANDRO: 6,5 solita corsa e dinamismo del brasiliano. Non tocca molti palloni ma quando è chiamato in causa si fa sentire, come in occasione dell’assist per Higuain nel 3-0.
PJANIC: 6,5 passaggio decisivo per il secondo gol da manuale del calcio per il bosniaco. Invenzione che gli garantisce da solo almeno un punto sopra la sufficienza
MARCHISIO: 6 non c’è niente da fare, è lui il vero metronomo della squadra, sia in fase difensiva, sia offensiva (KHEDIRA: s.v.)
CUADRADO: 6,5 molte sovrapposizioni e anche molti cross (la maggior parte sbagliati). Se è stato schierato da Allegri un motivo ci sarà. Le sue coperture in mediana sono da elogio. (D.COSTA: 6 Non ha avuto troppo tempo a disposizione per mettere in mostra le sua qualità. Qualche pallone scodellato qua e là con Dybala ma niente più)
DYBALA: 7,5 si procura le solite due-tre punizioni al limite dell’area avversaria. Il gol del 2-0 frutto sì dell’invenzione di Pjanic ma anche del movimento dell’argentino che con la sua solita classe l’appoggia sotto all’incrocio con dolcezza. La traversa al secondo minuto del secondo tempo chiede ancora pietà.
MANDZUKIC: 7,5 gol n.25 in maglia bianconera per il croato, che con la sua solita stazza si fa sentire sia in area che su tutta la fascia sinistra. Giocatore anche quest’anno fondamentale per la Juventus.
HIGUAIN: 7 sarà la preparazione atletica, ma l’argentino non ha ancora il passo gara. Sbaglia molto, sia in termini di palloni giocati, sia per quanto riguarda le accelerazioni. Non tira praticamente mai nello specchio, ma tocca un solo pallone in area e lo trasforma in rete. Vero bomber. (MATUIDI: 6 per lui vale lo stesso discorso di D.Costa. Buttato nella mischia per inserirsi tra le linee, lo fa bene per buoni dieci minuti. Prova la via del passaggio decisivo in area ma viene quasi sempre stoppato dalla difesa cagliaritana).
ALLEGRI: 7 in molti avevano pensato a D.Costa dall’inizio ma lui stupisce tutti schierando nuovamente Cuadrado e non si può certo affermare che abbia fatto male. L’inserimento di Matuidi ha meravigliato tutti, anche il più acceso dei suoi sostenitori. Porta a casa i tre punti senza stravolgere il modulo, segno che fors in Supercoppa contro la Lazio, le gambe erano ancora abbastanza imballate.
CAGLIARI:
CRAGNO: 5Incolpevole sul gol di Mandzukic, così come in occasione delle altre reti subite. Giornata comunque da dimenticare per il giovane portiere cagliaritano.
PADOIN: 5 pensa più a contenere che non ad offendere e si vede. Per l’ex centrocampista della Juve non è giornata, anche perché le pecurialità che gli vengono chieste da Rastelli non sono esattamente quelle di un laterale di “attacco”. (JOAO PEDRO: s.v.)
ANDREOLLI: 4,5 in coppia con Pisacane si dimentica completamente di Dybala in occasione del 2-0. Si fraintende anche in diverse occasioni con Cragno, non garantendo mai quella difesa granitica di cui aveva bisogno il Cagliari per la partita di oggi.
PISACANE: 4,5 vale lo stesso del suo compagno di reparto. La sua lentezza si fa notare soprattutto sulle accelerazioni di Dybala, mentre nel primo tempo regge comunque bene la posizione su un compassato Higuain
CAPUANO: 5 sulla catena di sinistra creal almeno qualche grattacapo alla Juventus. Non può permettersi di spingere più di tatnto poiché dalla sua zona di campo agiscono Cuadrado, Dybala e D.Costa, non certo dei “novellini”.
FARAGO’: 4 sbaglia il gol della vita al minuto 35 del primo tempo, quando a porta vuota si dimentica di appoggiare il pallone in rete, che avrebbe portato eventualmente il punteggio sull’1-1.
CIGARINI: 4,5 molte randellate al centro del campo e se non ha collezionato due cartellini gialli deve ringraziare solamente l’arbitro che è passato sopra a due – tre interventi da dietro dell’ex Samp. (DESSENA: 5,5 buttato nella mischia per dare un po’ di brio alla squadra, è costretto ad indietreggiare per le continue offensive dei bianconeri. Non molto utile alla causa rossoblù.)
IONITA: 4,5 così come per gli altri centrocampisti della sua squadra soffre molto il modulo avversario, ma ci mette anche del suo quando in un paio di occasioni avrebbe potuto servire meglio Frias e Cop nel mezzo dell’area di rigore.
BARELLA: 5,5 l’unico nel centrocampo del Cagliari che garantisce qualità e geometrie, ma anche qualche pericolo in area juventina. Il meno peggiore di certo dei suoi.
FARIAS: 4 si incespica quasi da solo dagli undici metri. Errore da matita rossa per lui.
COP: 4 il romeno giocatore non pervenuto. Non ne becca una, chiuso da una straordinaria fase difensiva della Juventus. Non la partita ideale per lui per fare la differenza. (SAU: 5,5 Troppo tardivo il suo cambio. Non riesce ad incidere nemmeno sulle ripartenze, seppur poche, della sua squadra. Travolto come tutta la sua squadra dalla forza d’urto dei padroni di casa).
RASTELLI: 5 Non è che possa fare molto, ma tenere fuori Sau non era certo la migliore delle idee. Ha pensato maggiormente a difendere e si sa, contro la Juve allo Stadium, prima o poi questo atteggiamento non paga mai.