Serie A

Sampdoria, Ferrero: “Se domani potessi prendere la Roma, lo farei senza dubbio”

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero - Foto Antonio Fraioli

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha discusso di parecchi argomenti inerenti all’ambiente blucerchiato in un intervento all’istituto Luiss, a Roma, rilasciando anche alcune dichiarazioni riguardo il suo rapporto con il club capitolino giallorosso.

Il patron dei liguri ha così commentato la sua infatuazione per il Doria: “La Sampdoria è venuta così, è capitata. Mi trovo in un momento in cui i tifosi mi minacciano, vogliono Vialli: venisse, ma io ho dato un valore alla società. Non voglio esagerare la verità, ma quando sono entrato a Bogliasco ho visto come prima cosa un cancello rotto: una società di Serie A, famosa in tutto il mondo, si presenta così, con le docce tutte rotte: la famiglia Garrone aveva comunque investito 300 milioni nel club. Io sono malato per i bagni, a causa di una malattia che ho preso da bambino e quindi la pulizia e l’ordine in bagno per me conta molto“.

Successivamente Ferrero ha discusso del suo pensiero riguardo la Roma, suo primo amore calcistico: “Si parlava della Roma nel 2010, dove la morte del grande Franco la povera Rossella è stata espropriata della società e non solo. Gli è rimasta una casetta, aveva un impero. Ma non siamo qui per fare polemica. Me l’avevano proposta, ma dissi di no. Del calcio non me ne fregava niente, andavo a vedere la partita per coltivare rapporti, non per altro. Ero romanista, il tifo scorreva nella famiglia, ma tra passione e follia per una squadra c’è una differenza: io mi fermavo alla passione, ho anche altri interessi nella mia vita. Se domani ci fosse la possibilità di prendere la Roma? La prenderei subito.

Il presidente romano ha poi esplicato tutto il bene che ha fatto per la Genova blucerchiata: “Ho fatto il centro sportivo nuovo, ho preso tutte le concessioni. Ho fatto alche i campi dei portieri oltre l’hotel nuovo, in cui i giovani studiano anche. Prendo giocatori a 20/25 milioni perché adesso vengono. Vado a prendere tutti ragazzini di prospettiva, su dieci, cinque ne azzecchi e li rivendi. Questo è un tipo di calcio, poi c’è la Juventus. Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma o un club di prima fascia. Ho messo in vendita la Sampdoria perché non posso fare di più“.

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