Serie A

Roma, Diawara: “Fonseca simile a Sarri, da piccolo ammiravo De Rossi”

Amadou Diawara, AS Roma - Foto Antonio Fraioli

Amadou Diawara ha rilasciato una lunga intervista per il sito ufficiale della Roma, società che ne detiene il cartellino, toccando vari aspetti della sfera sportiva. Inizialmente il calciatore guineano ha stilato un resoconto della sua infanzia in Africa: “Sono nato in Guinea, a Conakry, la capitale. Mi ricordo che quando ero piccolo mio padre non voleva che facessi calcio. Ogni volta che andavo a giocare dovevo fermarmi a fare una doccia da un amico e poi tornare a casa. La prima volta che gli ho detto che avrei voluto fare calcio ho preso una sberla che ancora ricordo bene. Mia sorella Sira mi aiutava, mi comprava le scarpe e le nascondeva per non farle vedere a mio padre che altrimenti le avrebbe regalate a qualche altro bambino pur di non farmi giocare. I miei genitori sono insegnanti, mio padre mi diceva sempre che quando rientrava a casa dal lavoro vedeva un miliardo di bambini che giocavano a calcio e che tra tutti quelli, al massimo in due avrebbero potuto farlo come lavoro“.

Successivamente Diawara ha offerto un giudizio sulla sua esperienza al Bologna, la quale lo ha lanciato nel panorama del grande calcio: “Sono stato un anno lì, mi sono trovato bene anche se all’inizio non è stato semplice: arrivavo dalla Lega Pro, al Bologna c’erano giocatori già affermati e ho dovuto lavorare duro per avere la fiducia di Mister Delio Rossi. Mi ha aiutato tantissimo: mi ha fatto lavorare in ritiro, mi faceva fare doppie sessioni, mi fermavo sempre a lavorare con lui sulla tecnica, tattica, tutto, perché dalla Lega Pro alla Serie A c’era differenza, dovevo lavorare sodo per poter avere un posto in questa squadra. Alla fine ci sono riuscito grazie al Mister e al suo staff, al direttore Corvino che seguiva i miei allenamenti e mi dava consigli e mi ha dato molta carica, mi sentivo protetto“.

In seguito il centrocampista giallorosso ha proposto un giudizio su Fonseca, attuale guida tecnica della Roma: “È un grandissimo allenatore, un po’ simile a Sarri, vuole sempre uscire palla al piede sfruttando il gioco dei centrocampisti, questo mi piace tantissimo.  Questa nuova avventura è un nuovo step della mia carriera, devo superarlo. Questa estate, dopo la Coppa d’Africa, sono tornato prima dalle vacanze per conoscere prima il Mister e i compagni, non vedevo l’ora di partire con la stagione“.

In chiusura Diawara ha illustrato i suoi idoli d’infanzia: “Yaya Touré era il mio idolo, lo guardavo in tv a casa, giocava nel Barcellona in quel periodo. Lo seguivo con la nazionale della Costa d’Avorio. Per noi la Coppa d’Africa è molto importante, tutti ci riuniamo davanti a una tv a guardare le partite. Lui era il mio idolo quindi guardavo le partite della Guinea e tifavo per la mia Nazionale, ma tifavo anche per lui. Aveva una grande visione di gioco, giocava nel mio stesso ruolo, sognavo di diventare come lui. Del calcio italiano mi piaceva tantissimo De Rossi e guardavo tante partite della Roma perché volevo vederlo giocare, mi faceva impazzire come giocava. Mi piaceva come utilizzava il campo, la visione di gioco, le giocate di prima, mi piaceva tantissimo“.

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