Serie A

Rimettere la “Chiesa” al centro del villaggio

Federico Chiesa, Juventus - Foto Antonio Fraioli

Sicuramente la prima parte di stagione non è stata quella sognata da Federico Chiesa. L’esterno bianconero era reduce da un primo anno torinese al di sopra delle aspettative e dopo un Europeo da trascinatore, Allegri e tutto il popolo juventino lo aspettavano per un definitivo salto di qualità, che ancora non c’è stato.

Bloccato anche da diversi acciacchi fisici, tra cui l’ultimo di natura muscolare che lo ha costretto a saltare tutto dicembre, Chiesa in campionato è riuscito a mettere a segno un solo gol, tra l’altro molto importante nella trasferta contro lo Spezia, in dodici partite totale, raddoppiando il bottino in Champions League, due in quattro match, tra cui quello decisivo contro i campioni d’Europa in carica del Chelsea.

Proprio per recuperare prima dall’ultimo infortunio, il figlio d’arte ha deciso di rinunciare alle “ferie” rimanendo a Torino per lavorare quotidianamente con lo staff medico in vista dei due big-match in cui saranno impegnati i bianconeri al rientro dalla sosta contro Napoli e Roma. Tuttavia non c’è da disperare sul rendimento di Chiesa: anche la scorsa stagione andò al riposo natalizio con solo tre reti totali tra campionato e Champions, esplodendo proprio nelle prime due sfide dell’anno nuovo contro Udinese e soprattutto Milan, dove segnò tre gol fondamentali per levarsi le ultime paure e prendere sempre più confidenza con un ambiente che lo ha “scelto” come l’uomo su cui costruire il futuro.

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