Serie A

Milan, Piatek: “Un sogno giocare qui”. Leonardo: “La numero 9 va meritata”

Leonardo - Foto Mohan Doha Stadium CC BY 2.0

Giovedì 24 gennaio è la giornata di Krzysztof Piatek. Il polacco si è presentato ai tifosi del Milan in conferenza stampa, assieme a Leonardo, Gazidis e Maldini: “Credo sempre in me, volevo dimostrare qualcosa di buono appena arrivato in Italia. Per me è importante segnare. Non è cambiato molto nella mia vita, sono sempre la stessa persona. Voglio salutare Boniek che è una persona molto importante in Polonia, sono un attaccante e voglio segnare in tutte le partite. Quando ero giovane ero un fan del Milan, è un sogno giocare qui. Essere vicino a queste leggende è un onore. Spero di far vedere le mie capacità in ogni partita. Tutto si vedrà sul campo”.

Parola dunque anche a Leonardo che sembra sicuro e felice dell’acquisto fatto: “La scelta non era così complicata, ha fatto 13 gol in 19 partite. Più i pali e le traverse. Ha fatto vedere subito le sue capacità. A livello economico è una cosa inaspettata. Avendo questa possibilità però non era una scelta difficile. Conosce il campionato e la nostra cultura. Ha una filosofia adatta al nostro gioco. Lui ha chiesto il numero 9, ma noi abbiamo deciso che deve essere conquistato. Gli abbiamo fatto scegliere il 19“.

E sull’addio di Higuain, Leonardo ha risposto in maniera decisa:“Higuain ha fatto le sue scelte e ora non c’è più. Oggi è la presentazione di Piatek”. “La linea è quella di giovani promettenti – afferma invece Maldini – anche se non si esclude l’arrivo di un giocatore di esperienza. Il Milan ha sempre puntato su giovani di talento. Questa è una linea di continuità, anche se i tempi sono cambiati”.

Si è esposto anche Ivan Gazidis in merito, facendo riferimento al Fair Play Finanziario: “Dobbiamo ringiovanire il nostro calcio, che ha avuto grosse perdite. Abbiamo un sogno che deve essere costruito su un piano chiaro. Vogliamo una squadra a lungo termine, possono esserci giocatori con più o meno esperienza. Dobbiamo capire le realtà finanziarie e rispettare quelle che ci vengono imposte dalla Uefa”.

 

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