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Le otto sorelle cercano un’altra vittoria, Atalanta-Milan è già uno snodo importante

Stefano Pioli
Stefano Pioli - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

Le otto sorelle adesso vogliono il bis. Non tutte potranno riuscirci, perché c’è Atalanta-Milan che è uno snodo già importante nonostante siamo ancora a metà agosto, ma le big del campionato, dopo la partenza a razzo con otto vittorie su otto, hanno voglia di mettere altri punti da parte per non doversi ritrovare a rincorrere. Partendo dalla fine, lo sa la Juventus, abbonata al lunedì: dopo il Sassuolo, ecco la Sampdoria, altra squadra che preferisce manovrare e non si chiuderà più di tanto. Ma Allegri, che fa la conta degli indisponibili, è conscio del fatto che lo scorso anno lo scudetto – o meglio, la possibilità di giocarsi fino in fondo lo scudetto – è stato perso proprio nelle prime quattro disastrose giornate in cui arrivarono la miseria di due punti. Farne dodici su dodici, per esempio, costituirebbe una bella cambiale da dieci punti, doriani permettendo visto che devono riscattarsi dopo una sconfitta bruciante, anche questa in casa.

L’Inter aspira invece a vincere con più tranquillità le partite contro chi giocherà per la salvezza. Un po’ troppo ingessata contro il Lecce, ma caparbia nel vincerla all’ultimo respiro, contro lo Spezia galvanizzato dalla vittoria all’esordio servirà una prestazione convincente e aggressiva fin dai primi minuti, o potrebbe essere davvero una giornata storta per i nerazzurri. Da San Siro al Grande Torino, dove i granata attendono una Lazio che col Bologna nella prima giornata ha combinato di tutto, e tra queste cose vincere: Sarri vuole il bis, sa già che non sarà per nulla facile. Vincere contro la squadra di Juric sarebbe già un’ottima testimonianza di passi avanti.

L’altra sponda della capitale sogna di restare a punteggio pieno. Dopo la Salernitana, ecco la Cremonese per la Roma, che cerca stavolta una goleada e i primi sorrisi di Dybala, oltre che di Abraham. Mourinho non dovrebbe cambiare granché rispetto all’Arechi, a cambiare però deve essere l’atteggiamento: all’Olimpico non si scherza, serve una squadra travolgente e non sparagnina. Se la Fiorentina può essere stanca dopo il Twente ce lo dirà solo il derby contro l’Empoli, rivale che nella testa di Italiano farà scattare più di un campanello d’allarme viste le due brucianti sconfitte dello scorso anno, andata e ritorno, mentre come dicevamo la partita più importante è senza dubbio quella del Gewiss Stadium. Domenica sera ci si gioca tanto, perché l’Atalanta ha già dimostrato di poter ritornare quella dei tempi migliori, mentre il Milan, seppur di nuovo cantiere aperto, è pur sempre la squadra campione d’Italia e non può permettersi, soprattutto a livello psicologico, passi falsi nelle fasi iniziali. E’ ancora agosto, ma siamo già nel vivo: bentornato campionato.

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