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La storia sorride all’Inter: 75 punti è sinonimo di Scudetto. Ma questo Milan sa sfidare il destino

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi - Foto Antonio Fraioli

C’è un precedente che sorride all’Inter in una lotta Scudetto che definire serrata è poco. La squadra di Simone Inzaghi si trova a 75 punti in classifica a tre giornate dalla fine per la quinta volta nella sua storia e nelle precedenti quattro ha sempre vinto lo Scudetto. Stavolta, però, ne ha anche dieci in meno rispetto alla scorsa stagione e soprattutto due rispetto al Milan, capolista, che ha il destino dalla sua. Il terzultimo capitolo offre anche le antagoniste: Empoli e Verona. Precedenti che sorridono: L’Inter è imbattuta da 13 sfide di Serie A contro i toscani e non perde dal clamoroso autogol di Materazzi del 2006; Il Milan ha vinto le ultime due trasferte contro l’Hellas Verona in Serie A e nella sua storia non ha mai ottenuto tre successi di fila in casa dei veneti in campionato. Poi occhio al terzo incomodo, la finale di Coppa Italia che costringe Inzaghi a ragionare sull’opportunità del turn over. Può riposare Dzeko, con Correa al fianco di Lautaro, che ha preso parte a quattro gol nelle ultime quattro presenze di Serie A. Senza Lukaku, l’argentino sta finalmente indossando i panni del protagonista di una Inter che deve rincorrere. Di fronte c’è un Empoli rigenerato dopo il pessimo girone di ritorno: ha battuto il Napoli in rimonta, ha ben figurato contro il Torino. Occhi puntati sul grande ex Pinamonti. A fermarlo non ci sarà Bastoni, ancora assente: spazio ad uno tra Dimarco e D’Ambrosio.

Solo il Liverpool finalista di Champions ha una striscia di imbattibilità aperta più lunga del Milan nei maggiori cinque campionati europei. Stefano Pioli fa visita ad una delle squadre più ostiche del campionato. L’Hellas di Tudor ha la testa sgombra, una piccola speranza di settimo posto ma abbastanza grande per non far abbassare l’attenzione. Pioli si affida ai titolarissimi. Tra questi c’è anche Messias che ha ormai scalzato definitivamente Saelemaekers nelle gerarchia della corsia destra. L’ex Crotone nella scorsa stagione ha segnato al Verona sia all’andata che al ritorno. Con lui spazio a Kessie e ad un Leao che dopo la doppia cifra non vuole fermarsi. La visita a Parigi con tanto di scritta sibillina (“Sempre una buona scelta…”) ha fatto storcere il naso a più di un tifoso, ma per il futuro c’è tempo. L’obiettivo è confermarsi in vetta e sforare gli 80 punti a due dal termine. Nelle ultime 15 stagioni, i rossoneri non hanno mai toccato la soglia degli 80 punti dopo 36 gare giocate in campionato. E questo Milan non trema quando c’è da scrivere pagine di storia.

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