Serie A

Juventus-Salernitana, perde scommessa per gol annullato: legale diffida e chiede danni alla Lega

Arbitro Matteo Marcenaro
Arbitro Matteo Marcenaro - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Ha visto sfumare una vincita di 3.603 euro per il gol della Juventus annullato dal Var che avrebbe portato alla vittoria dei bianconeri sulla Salernitana e così ha chiesto i danni alla Lega nazionale professionisti di serie A. Protagonista della vicenda Fabio Garzi, un avvocato perugino con la passione per il calcio che è pronto a far valere le sue ragioni anche davanti a un giudice perché, a suo parere, l’errore legato alla rete negata “ingiustamente” a Milik, gli ha fatto perdere una scommessa online. A riportare oggi la notizia sono Il Messaggero e Corriere dell’Umbria.

L’avvocato perugino, assistito dal collega Andrea Colavita, ha inviato nei giorni scorsi alla Lega nazionale professionisti due pagine di diffida, in cui ricostruisce i fatti avvenuti in campo domenica e chiede di essere risarcito del danno “entro venti giorni”. Nell’atto Garzi e il suo legale parlano di “errore degli addetti Var che, non considerando la posizione del giocatore Candreva, hanno disatteso la regola di giudizio più elementare, che consiste, in caso di verifica del fuorigioco su calcio d’angolo, nel seguire la posizione del giocatore che batte e di quello che si oppone al cross”. “E non vi è dubbio – proseguono i due legali nella diffida – che della negligenza e imperizia del personale utilizzato (arbitro e tecnici tv), nonché delle eventuali carenze tecniche ed organizzative debba giuridicamente rispondere il soggetto che ha organizzato l’evento sportivo, e cioè, nella specie, la Lega serie A”.

Diffida alla quale, secondo quanto spiegato all’ANSA dall’avvocato e tifoso Fabio Garzi, la Lega ha già rispostoin maniera molto laconica, non entrando nel merito ma semplicemente asserendo che non sussiste una loro responsabilità”. Una replica che non ha certo soddisfatto il legale il quale ora, insieme al suo collega, sta valutando come procedere. “Sto pensando di andare avanti e di agire in giudizio”, ha spiegato Garzi.

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