“Il rigore di De Roon? Si dice che il regolamento è questo, ma vale soprattutto in Italia. Oggi ci è capitato contro, fine. Dobbiamo tagliare le braccia ai difensori? Non è il primo rigore dato così, ne abbiamo visti tanti in tutte le partite. E’ una follia, c’è questa interpretazione in un altro campionato del mondo? Non mi sembra. Dalle altre parti non è così, è sbagliato”. Lo ha dichiarato l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini al termine del match pareggiato in casa della Juventus per 2-2 con due rigori concessi ai danni degli orobici, uno dei quali duramente contestato. La Dea ha dimostrato ancora una volta di essere ormai una grande del nostro calcio: “Abbiamo fatto bene al cospetto di una grande squadra – commenta il tecnico nerazzurro ai microfoni di Dazn – avevo detto ai ragazzi di interpretarla in previsione della Champions visto che affronteremo squadre di questo valore. Esco da questa partita molto contento per la prestazione e dispiaciuto per non aver vinto. A un minuto dalla fine c’erano la condizione e i meriti per vincere”.
Una vittoria sfumata nel finale che avrebbe potuto proiettare gli orobici al secondo posto e in corsa per lo scudetto: “Abbiamo sempre detto che il nostro risultato era di arrivare alla Champions per il secondo anno di fila, ci mancano cinque punti matematici, poi la posizione di prestigio ha il suo valore e nessuno lo nega”, spiega Gasperini, che poi sottolinea come siano stati i punti persi negli scontri diretti a fare la differenza: “Gli episodi negli scontri diretti con le big sono andati contro in una sola direzione, tanti punti persi ma noi non abbiamo mai pensato allo scudetto. Abbiamo alzato il nostro target – aggiunge l’allenatore della Dea – nel girone d’andata potevamo fare qualche punto in più. Non possiamo pensare allo scudetto, stare in Champions ha già un valore enorme per noi, è un grande traguardo”.
