In Evidenza

Inter-Parma, Conte: “Difficile giocare ogni tre giorni con gli infortuni. Mercato? ne parleremo”

Antonio Conte - Foto Antonio Fraioli

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Parma, gara valevole per la nona giornata del campionato di Serie A 2019/2020. I neroazzurri vogliono ripartire dal successo con il Borussia Dortmund in Champions League e continuare a inseguire la Juventus. “Il Parma è in salute non dovremo lasciargli campo perché hanno giocatori letali come Gervinho che dal nulla può creare situazioni velenose – ha commentato il tecnico -. Sarà un piacere affrontarli, vorranno batterci, ma anche noi vogliamo fare lo stesso”.

SUGLI INFORTUNI “Vedrò i medici e faremo le attente valutazioni. Dovremo fare di necessità virtù, come fatto contro il Borussia. Non sarà semplice giocare ogni tre giorni, stiamo lavorando per recuperare energie fisiche e nervose. Siamo pronti a dare battaglia anche contro il Parma che, ripeto, è un avversario difficile. Mi auguro pure che San Siro possa trascinarci come fatto in Champions” 

SUI CENTROCAMPISTI “Per caratteristiche Sensi può giocare davanti alla difesa, lo ha fatto tante volte in passato. Quando posso Stefano lo preferisco più avanti perché è molto intelligente tra le linee, ha l’ultimo passaggio e fa gol. Abbiamo anche Borja Valero. Brozovic sta facendo bene ma sa che io sono molto esigente e sa dove deve migliorare per diventare un top”.

SULLE ULTIME PARTITE “Al di là di frasi motivazionali penso sia importante fornire delle prove, delle situazioni, far vedere ai calciatori perché alcune cose non sono andate nella giusta maniera. Quindi trovare delle situazioni tutti insieme in cui migliorare. Gli ultimi 20 minuti col Sassuolo non hanno reso felici me, lo staff e i calciatori, che sono stati i primi a rendersi conto che bisogna migliorare senza andare in balia degli avversari in quella parte finale della gara. Credo che già col Dortmund ci sia stata una bella risposta. Io sono qui ed è giusto che sottolinei le cose negative e positive. I primi a rendersi conto degli sbagli e a voler migliorare sono i calciatori e per questo mi ritengo un allenatore fortunato. I ragazzi capiscono quando si fanno cose che non vanno bene”.

SportFace