Serie A

Capello: “Milan ancora più forte con innesti strategici, Investcorp è intenzionata a vincere”

Fabio Capello - Foto Paulblank CC BY 3.0

“Pioli sta facendo un lavoro molto buono, ma il merito è anche di Maldini e Massara che hanno visto il potenziale dei giovani. È un Milan che può anche diventare più forte se ci saranno innesti nelle posizioni strategiche, giocatori di un livello superiore”. Così Fabio Capello nel suo lungo intervento ai microfoni di La Politica nel pallone di Gr Parlamento. L’ex allenatore ha insistito sui rossoneri, parlando sia della trattativa con Investcorp, sia dei giocatori di maggior spicco della rosa dei meneghini: “L’acquisizione da parte di Investcorp non peserà nella lotta scudetto, ma mi sembrano interessati alla vittoria e non solo alla partecipazione e questo potrebbe spingere i giocatori a far bene per restare in una società ambiziosa. Il calciatore rossonero cresciuto di più? Tonali, un giocatore vero, di spessore tecnico e agonistico, ma anche un uomo di qualità. Theo Hernandez e Leao hanno qualcosa in più a livello di qualità, sono giocatori che fanno la differenza. Ibrahimovic? Magari è fermo, ma quando arriva una palla fa sempre la cosa giusta, crea ansia”.

Capello ha poi parlato anche di Juventus, che ha vissuto una stagione travagliata ma, ne è sicuro, tornerà a lottare per le posizioni più prestigiose: “Il prossimo anno tutti dovranno fare i conti con i bianconeri, Allegri ha capito di cosa ha bisogno: sicuramente la società farà acquisti mirati e sarà competitiva in campionato e in Europa”.

Sulla Roma, attesa giovedì dal ritorno della semifinale di Conference League contro il Leicester: “La Conference League sarebbe un trofeo importante, portare a casa qualcosa per il calcio italiano sarebbe bello. Ho fiducia in Mourinho, mi sembra sia entrato pienamente nel ruolo di conduttore della romanità”.

Infine, un commento su Carlo Ancelotti, entrato nella storia come primo allenatore a vincere tutti i cinque maggiori campionati europei dopo il trionfo con il Real Madrid: “Avere un italiano come lui è una gioia, è un tecnico intelligente che riesce a far rendere al massimo i giocatori. Carlo imposta sempre la squadra secondo le caratteristiche dei calciatori, non è fissato con un modulo e questo è segno di intelligenza”.

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