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Un anno e mezzo di squalifica da subito esecutivi per Armando Izzo, 3 punti di penalizzazione all’Avellino. Questo il dispositivo della sentenza del Tribunale Nazionale Federale, in merito ai fatti risalenti al campionato di Serie B 2013-2014. Il difensore napoletano, all’epoca in forza alla società irpina, fu coinvolto nella tentata combine delle gare con Modena e Reggina, ed è stato punito per omessa denuncia. In più, una sanzione di 50mila euro nei confronti del giocatore e della società .
Caduta, quindi, l’accusa più grave, quella di illecito sportivo. La Procura federale aveva chiesto la squalifica per 6 anni più la radiazione. Ciononostante, il legale del giocatore, Antonio de Rensis, ha annunciato che ricorrerà all’appello in secondo grado.
Oltre ad Izzo, colpiti anche i calciatori Luca Pini e Francesco Millesi (cinque anni di squalifica e 50mila euro di ammenda). Prosciolti Fabio Pisacane, attuale difensore del Cagliari, Raffaele Biancolino, Luigi Castaldo, Mariano Arini e il presidente del club irpino Walter Taccone.