Calcio

Sarri-Guardiola: m’ama o non m’ama?

Pep Guardiola - Foto FootballCoin Vimeo

Sarri-Guardiola: m’ama o non m’ama? Sarri o Guardiola, Guardiola o Sarri. Siamo ben oltre il giro di boa (come vi avevamo raccontato su Sportface.it lo scorso 21 maggio). Frattanto che qualcuno continua a sfogliare freneticamente i petali di questa margherita, fra sondaggi, improvvisazioni e qualche preghiera alzata al cielo, facciamo il punto della situazione per fare luce sulla vicenda. Il quadro risulta assai criptico con qualche offuscata velatura di chiaro non così impossibile da decrittare. Ne abbiamo lette di ogni in queste settimane: da chi ritiene sia tutto un bluff speculativo a chi dà già per fatta l’operazione Pep alla Juventus. La verità per filo e per segno, almeno all’esterno del mondo bianconero, non la conosce nessuno. Per questa ragione è sacrosanto fare i complimenti alla società Juventus e al suo modo di operare sotto traccia senza lasciare per strada indizi poi così rilevanti.

La storia Guardiola-Juve è pura finzione? No. Agnelli corteggia lo spagnolo da tempo, ha sempre amato la sua filosofia di calcio, l’identità di gioco delle squadre da lui allenate e lo considera l’allenatore ideale per la sua Juventus (in termini di qualità di gioco e stile dentro e fuori dal campo). Il presidente bianconero, d’altronde, non ha mai tenuto nascosto il suo più grande sogno: rendere la propria squadra ancora più bella, vincente e protagonista in Europa. Ne è evidente prova l’acquisto di Cristiano Ronaldo la scorsa estate e tutte le iniziative volte ad un upgrade del marchio Juve in Italia e nel mondo.

I primi contatti con Guardiola sono stati avviati in primavera, quando ormai il destino di Allegri sembrava segnato. Per la prima volta Pep si è mostrato più propenso a sedersi al tavolino e ad ascoltare ciò che la società Juventus aveva in mente per lui. In questa intricata vicenda, inoltre, ci risulta che Guardiola abbia dato il suo benestare all’operazione – trovando un accordo di massima – poiché preoccupato dalla situazione del Manchester City (con la possibilità non così remota di un’esclusione dalla Champions per fatti risalenti al 2014) e in quanto attratto dalla possibilità di trasferirsi in Italia. Non perché la Serie A sia più stimolante della Premier League, sia chiaro, ma poiché il passato non si dimentica e a volte anche le mogli hanno il loro peso nelle scelte.

Qualche informazione a tal proposito dovrebbero averla recepita anche i mercati finanziari o le stesse agenzie di scommesse. Pensate che siano così sprovveduti e si lascino influenzare così considerevolmente da qualche articolo sul web? Sarebbe una barzelletta di proporzioni indicibili. E allora perché non ne parlano anche i più esperti del settore? Questa è una domanda a cui è complicato dare una risposta dettagliata. Se da una parte è vero che non tutte le fonti siano uguali, dall’altra è difficile credere che davanti a una notizia così risonante aleggi cotanto riserbo. Più delineata risulta invece essere la situazione legata alla figura di Sarri. Il tecnico toscano, voglioso di rientrare in Italia, ha deciso di lasciare il Chelsea da vincente dopo la conquista dell’Europa League. Grazie all’intervento di Fali Ramadani, Sarri ha chiesto e ottenuto il via libera dal proprio club dopo l’incontro di ieri con Marina Granovskaia.

Affinché si perfezioni il tutto (non il passaggio alla Juve ma la sua rescissione) manca all’appello soltanto l’ok di Roman Abramovich. Una pura formalità secondo quanto emerge da Londra. Ma è possibile che la Juventus salutasse Massimiliano Allegri a cuor leggero senza avere tra le mani già un top player pronto in panchina? Scenario poco credibile, veritiero soltanto se i vertici bianconeri avessero sottovalutato la questione City e le difficoltà di Guardiola nel liberarsi dalla morsa dei Citizens. A tal proposito, la Juventus sembrerebbe (i condizionali sono d’obbligo) dunque essersi “cautelata” con Sarri onde evitare di trovarsi impreparata nel caso in cui Guardiola non riuscisse a sganciarsi dal Manchester City.

Secondo una nostra ricostruzione dei fatti questo è il quadro più probabile alla luce delle tante voci che si rincorrono sull’ex tecnico partenopeo. L’addio di Sarri al Chelsea, per giunta, non è detto difatti che si traduca necessariamente in Juventus. Senza ombra di dubbio rappresenta tuttora la prima alternativa, quella più concreta e alla portata dei campioni d’Italia ma la prima scelta, invece, non può che esser Josep Guardiola. Panchine vacillanti, poche certezze e probabili incastri. Il rebus di questa incredibile telenovela conoscerà finalmente la sua risoluzione a partire dalla prossima settimana, al termine di tutte le competizioni. Sarri attende una chiamata dall’Italia, la Juventus e gran parte dei suoi tifosi aspettano con ansia spasmodica Guardiola.

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