L’allenatore della selezione calcistica italiana Roberto Mancini è stato presente alla Leadership Sport Forum di Riyad, occasione nel corso della quale ha risposto ad alcune domande dei giornalisti arabi presenti, rispondendo mediante interessanti affermazioni sul futuro della nazionale.
Il tecnico ex Inter ha detto la sua riguardo i tanti giovani presenti in rosa: “Chi fa l’allenatore deve credere nelle proprie qualità. Quando ho preso la Nazionale era un momento delicato, pensai che l’unico modo per uscire fuori da una situazione difficile era quella di cercare giocatori giovani, con poca esperienza, bravi tecnicamente, per fare un buon calcio. Volevo riavvicinare i tifosi alla Nazionale: serve fortuna, questi ragazzi giovani, anche con non molta esperienza in campo internazionale, si sono affermati subito. Hanno trovato coesione iniziando a giocare bene, è stata una scelta azzeccata. Ho creduto in loro e hanno fatto il resto“.
Successivamente Mancini ha illustrato il motivo che lo ha spinto ad allenare l’Italia: “Ero rimasto solo io, non c’era più nessuno! Scherzi a parte, allenare la Nazionale è bello, importante. E’ un onore e non è semplice e banale, la situazione era difficile ma ho creduto molto nelle possibilità mie e dei ragazzi che volevo chiamare. Volevamo costruire qualcosa di importante che potesse restare nel tempo, le situazioni sono diverse. A volte decidi di andare all’estero per un’esperienza diversa dalle solite, altre decidi di guidare la Nazionale“.
In chiusura il commissario tecnico azzurro ha così presentato il suo obiettivo in vista degli Europei 2020: “Spero che ci chiedano come abbiamo fatto a vincere gli Europei. La speranza è questa. La situazione è difficile ma dipende da noi, se in questi sei mesi miglioreremo. Ci sono nazionali più forti ma una partita è aperta a ogni risultato: anche quando affronti qualcuno più forte succede, crediamo nelle nostre qualità e l’obiettivo è il campionato d’Europa. Italia, Francia, Germania, Spagna, partono sempre per vincere. Dobbiamo partire per vincere anche se siamo più indietro, gli altri hanno iniziato prima ma quando parti, devi puntare all’obiettivo massimo. La Nazionale italiana ha un grande passato e vogliamo un grande futuro“.
